Ci avviciniamo sempre di più al derby d'Italia. Prima, però, la Nazionale ha un compito che assume i rilievi di un obbligo: qualificarsi in via diretta ai prossimi Europei. Se pensiamo che un bambino di 12 anni non ha ancora potuto osservare un Mondiale con gli azzurri, beh, questo dovrebbe risuonare nella testa dei padroni di un sistema che è già crollato, ma qualcuno cerca comunque di far rimanere vivo (poco vegeto). Mantenere la distanza dalla Juventus: l'obiettivo dell'Inter è più chiaro che mai. La sfida dello Stadium ci fornirà, forse, qualche indicazione in più sullo stato di salute, in chiave Scudetto, delle pretendenti maggiormente accreditate. Estremamente diverse nel loro approccio al campo, la Juventus ha ritrovato fiducia con la natura allegriana di un calcio attendista e contropiedista.

La partita di Firenze, vinta con un tiro in porta, è stato il manifesto di pragmatismo e concretezza che Simone Inzaghi dovrà cercare di trasformare in carta straccia nel confronto diretto. Le due squadre sono in forma e, lo sappiamo, nella partita secca può davvero accadere di tutto. Sul lungo periodo, però, il Biscione è più strutturato per conquistare la seconda stella.

Mi trovo d'accordo con quanto sostenuto da Massimo Paganin: vale a dire che le due squadre ci arrivano con granitiche certezze, differenti, ma non per questo meno solide. Gara difficile per i nerazzurri, solitamente abituati a giocare con transizioni veloci. Le coperture bianconere, con annesso mantenimento di compattezza e linee strette, potrebbero complicare e non poco il compito dell'Inter. Ma siamo certi che Inzaghi ci lavorerà, adoperando le dovute correzioni.

Chiosa finale sul ragionamento di Gravina: da anni si parla di riforme (per bocca sua o di altri dirigenti federali). Secondo quanto riferito ieri da Tuttosport, la FIGC vorrebbe creare un ambiente economicamente più sostenibile, non ancora riducendo il numero di squadre, ma introducendo un sistema con meno retrocessioni: si potrebbe passare da tre a due dalla A alla B oppure con uno spareggio tra terzultima di A e terza di B. Platone direbbe: "La copia delle idee". Eh sì, perché l'italica tradizione cerca di emulare chi riesce a lavorare con sinergia ottenendo risultati. Risultati, questi sconosciuti all'universo azzurro. Ormai da anni sempre più rintanato nelle sue menzogne, nelle sue fanatiche illusioni.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 18 novembre 2023 alle 00:01
Autore: Niccolò Anfosso
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