“II mio sogno? L'Inter che batte il Milan a tempo scaduto
con un gol segnato in fuorigioco o con la mano. Meglio se
in fuorigioco e con la mano.”


Con queste parole, il mai troppo compianto Peppino Prisco spiegava quello che per lui sarebbe stato il derby perfetto.Domenica sera  però c’è stata un evoluzione rispetto al vaticinio dell’Avvocato. Eh sì, perché, in realtà non è successo nulla ma ascoltare nell’immediato post partita i vari tesserati del Milan, per noi interisti, è stato più bello della vittoria sul campo. Sentire Allegri piangere a Sky, Galliani in Lega, mentre gli zerbini televisivi piagnucolavano e gli scrivani di potere gridavano allo scandalo e qualche calciatore intanto se la prendeva con gli arbitri, la sfortuna e bla bla bla e ancora bla è stato piuttosto godurioso.  
Per fortuna da questa stagione hanno deciso di stipulare un contratto di sponsorizzazione con la società che fabbrica il Maalox, altrimenti la voce inerente all’acquisto delle pastiglie contro il bruciore di stomaco avrebbe gravato in modo sensibile sull’attuale loro bilancio.
A parte le battute, trovo che sia stato abbastanza stucchevole sentir parlare di arbitraggio quando a farlo è una squadra che: 1) ha giocato gran parte della gara in superiorità numerica; 2) si trova a -12 dalla capolista e 3) in sole sette gare, ha già collezionato 4 sconfitte.
In più, se vogliamo dirla tutta, al netto della stampa filorossonera, l’arbitro Valeri ha commesso forse due errori: il primo annullando il gol di Montolivo (anche se la posizione di Emanuelson al momento del tiro andrebbe valutata meglio) e il secondo espellendo Nagatomo. Verrebbe da dire che almeno su questo campo sono riusciti a pareggiare. Anche perché, sostenere che l’intervento di Samuel nel secondo tempo fosse meritevole di un calcio di rigore equivale a raccontare delle simpatiche barzellette.
Diciamo piuttosto che ormai i nostri dirimpettai non sanno più cosa inventarsi, anche perchè se nel prossimo turno vincessero: Lazio, Cagliari, Atalanta, Chievo, Palermo e Parma, e il campionato finisse in quel giorno, il Milan sarebbe retrocesso. Questa è la verità. E la verità, cari amici,a volte fa tanto male!

Passando alla nostra Beneamata, il derby ha ufficialmente dimostrato che la strada intrapresa è quella giusta. Lo avevamo già scritto ma, si doveva passare dalle certificazioni di questi ultimi giorni.
Mi sto riferendo alla gara di domenica sera ma anche alla prova di grande personalità che i ragazzi hanno messo in mostra nella trasferta di Europa League. La trasferta col Neftçi poteva rappresentare il classico tranello. Invece, a sole 72 ore dalla Stracittadina chi è sceso in campo ha onorato la maglia. Viatico migliore per la sfida contro il Milan non poteva esserci e la gara di domenica è stata la giusta conclusione della quattro giorni che ha permesso agli addetti ai lavori nerazzurri di avere le conferme auspicate.

Adesso però, bene così ma, ricordiamoci sempre che c’è ancora molto da lavorare e che battere questo Milan tutto sommato è sempre bello ma, scarsamente significativo…

BoA

Sezione: Editoriale / Data: Mar 09 ottobre 2012 alle 00:01
Autore: Andrea Bosio
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