Tutto sul campionato. L’addio alla Champions League (e all’Europa in generale) brucia ed è arrivato precocemente, stroncando sul nascere il desiderio di ‘riveder le stelle’ che l’Inter prova a concretizzare - invano - dall’Era Spalletti. Ora in panchina c’è Antonio Conte e la musica europea, fatta eccezione per la finale di Europa League raggiunta nella passata stagione, non è cambiata: Inter fuori ai gironi della massima competizione continentale per club, ma stavolta senza altri impegni di mezzo (Coppa Italia esclusa) tra il Biscione e l'obiettivo di cucire un altro scudetto sul petto. 

Ora l’Inter ha la testa sulla maratona del campionato, lunga e quest’anno più che mai incerta e tortuosa visti i numerosi fattori che esterni che possono a loro modo incidere, partendo dall’assenza di pubblico negli stadi fino ad arrivare agli improvvisi casi di Covid-19 che possono decimare le rose e complicare le scelte degli allenatori. E l’Inter, uno dei club che nella prima parte di campionato ha avuto a che fare direttamente con i problemi generati dal virus, lo sa bene. 

Anche per questo motivo (ma non solo) la squadra di Conte è stata protagonista di una partenza tra alti e bassi e con il freno a mano tirato: dopo le vittorie ricche di gol contro Fiorentina e Benevento nelle prime due giornate, nelle successive cinque (contro Lazio, Milan, Genoa, Parma e Atalanta) sono arrivati tre pareggi, il ko nel derby e una sola vittoria, quella al Marassi contro il Grifone. Una continuità mancata che creava problemi, pensieri e apprensioni, complici pure i risultati non in linea con le attese maturati nello sfortunato ‘Gruppo della morte’ di Champions regalato per l’ennesimo anno ai nerazzurri dall’urna di Nyon.

Dopo la sosta di novembre per gli impegni delle nazionali, però, in campionato l’Inter ha premuto il piede sull’acceleratore e accorciato ad un solo punto la distanza dal Milan capolista: dalla pausa in poi, in Serie A, sono arrivate cinque vittorie consecutive contro Torino (4-2 in rimonta), Sassuolo (convincente 0-3 al Mapei Stadium), Bologna (regolato 3-1 a San Siro), Cagliari (superato 3-1 a domicilio negli ultimi 15’) e Napoli (sofferto successo per 1-0 grazie al glaciale rigore di Lukaku). Intanto questa sera la Juventus fa visita al Parma, mentre domani il calendario offre le delicate sfide tra Sassuolo e Milan, Atalanta e Roma e Lazio e Napoli. Nel pomeriggio domenicale di San Siro arriverà invece uno Spezia da non sottovalutare e che non ha nulla da perdere, ma che obbliga l’Inter a non perdere l'occasione d'oro di proseguire il cammino verso la vetta senza rinunciare ai tre punti. Alla ricerca della continuità, per l’all-in scudetto. 

Sezione: Editoriale / Data: Sab 19 dicembre 2020 alle 00:00
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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