Rotonda vittoria per l'Inter ieri sera contro il Frosinone, la prima della stagione che contestualmente lancia i nerazzurri in vetta alla classifica della Serie A con due punti di vantaggio sulla coppia formata da Napoli e Fiorentina. Andiamo a ripercorrere in questo appuntamento con "Da Zero a Dieci" i numeri della gara di San Siro e i dati che hanno portato l'Inter in vetta alla classifica.
ZERO - Gli schieramenti iniziali ripetuti da Mancini nel corso della stagione. A chi dice che Mancini è un tecnico facilmente leggibile questo dato deve far ricredere. Mai nella stagione il tecnico jesino ha ripetuto lo stesso undici spesso generando molto stupore fra tifosi e addetti ai lavori. Solo nella gara sfortunata contro la Fiorentina le scelte del Mancio non hanno pagato, per via anche degli episodi, ma dopo 12 giornate al momento si può dire che è lui il valore aggiunto di questa squadra.
UNO - L'anno e sette i mesi passati da una vittoria con questo risultato. Era Sampdoria-Inter dell'aprile 2014 quando i nerazzurri rifilarono un poker alla squadra blucerchiata senza subire reti. Quella volta come ieri anche Icardi andò in rete, ma quella era una squadra che spesso realizzava molti gol subendone altrettanti, differentemente da questa.
DUE - I gol in nerazzurro di Jonathan Biabiany. Il primo fu quello contro il Mazembe nella finale del Mondiale per Club, ma questo ha un valore forse ancora più importante per il francese. Ieri sera, nella giornata in cui si commemoravano i 130 morti degli attentati di Parigi, il giovane scoperto in una delle banlieu della Ville Lumière, è stato autore di una prova magistrale che ha portato alla standing-ovation finale. Bravo, Jonathan.
TRE - I minuti passati dall'ingresso in campo di Marcelo Brozovic al suo gol. Spesso indicato come un possibile partente a gennaio il croato continua a dare risposte con prestazioni solide sia da titolare che da subentrante. Un tuttocampista come non se ne vedono molti e per cui molti allenatori in Serie A farebbero follie.
QUATTRO - Le partite consecutive in cui l'Inter non subisce gol. È dalla trasferta di Palermo che i nerazzurri non vedono gli avversari esultare è proprio questa solidità difensiva ha reso la squadra di Mancini la sorpresa del campionato. È da sei anni che questa striscia positiva non si verificava, vale a dire dal primo anno di Mourinho quando poi l'Inter vinse il titolo.
CINQUE - Le stagioni passate dall'ultima volta in cui l'Inter non superava quota 30 punti dopo le prime 13 giornate di campionato. Era la stagione 2009/10, una stagione che tutti i nerazzurri ricordano piacevolmente e a cui poco va aggiunto.
SEI - Le chance create grazie alle azioni di Adem Ljajic. Il serbo ieri sera è stato sicuramente uno dei migliori in campo per la compagine milanese, pur giocando in un ruolo non prettamente a lui favorevole. L'ex Roma, però, ha sopperito a questo problema con la classe e il talento innato di cui dispone e che lo rendono una delle carte più pericolose del mazzo da cui Mancini può pescare.
SETTE - Le partite giocate insieme dal tandem Murillo-Miranda con un bilancio di 5 vittorie e 2 pareggi. La J&M connection è sicuramente una delle motivazioni per cui l'Inter si trova in vetta alla classifica di questo campionato. Con il loro arrivo la squadra ha acquisito sicurezza in fase difensiva e solidità, una cosa che mancava nella scorsa stagione.
OTTO - I minuti passati dall'inizio del secondo tempo al gol di Mauro Icardi. Il centravanti argentino risponde così alle critiche che lo avevano preso di mira nelle ultime settimane, proprio come contro il Bologna. Però gran parte del merito per il suo gol va dato a Ljajic, che lo ha messo nella condizione migliore per poter realizzare il gol del momentaneo 2-0 che ha virtualmente chiuso la gara aiutando poi i nerazzurri ad aprire la goleada finale.
NOVE - I lanci lunghi effettuati in meno dall'Inter rispetto alla formazione di Stellone che ne ha tentati 57. Questo dato fa capire quanto nella gara di ieri la squadra di Mancini abbia provato moltissime verticalizzazioni immediate senza cercare la sponda di Icardi da sponda. Il risultato di questo gioco non è solo il 4-0, ma anche la consapevolezza di poter perforare difese arcigne senza affidarsi alla palla lunga.
DIECI - I tiri nello specchio della porta dei nerazzurri di cui quattro sono andati a segno. Una percentuale dunque del 40% che indica come questa squadra possa e debba migliorare con costanza in cinismo, prima ancora che nel gioco.
Autore: Gianluca Scudieri / Twitter: @JeNjiScu
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