Dopo cinque gare vinte consecutivamente l'Inter soffre il primo ko stagionale per mano della Fiorentina con lo stesso risultato con cui il Cagliari nella passata stagione aveva battuto la squadra allora di Mazzarri: a Ekdal si è sostituito Kalinic nel 4-1 finale. In questo consueto appuntamento con "Da Zero a Dieci" andiamo a ripercorrere i numeri che hanno caratterizzato la gara di ieri sera.
ZERO - I tiri di Rodrigo Palacio nella gara della scorsa sera. L'attaccante argentino subentrato pochi minuti prima dell'inizio del match a Stevan Jovetic, bloccatosi nella rifinitura sul campo, è sembrato un lontano parente di quello che nelle scorse stagioni riusciva a fare reparto da solo e a testimoniare la scarsa vena del Trenza ci sono anche i zero passaggi chiave dall'attaccante, praticamente abulico.
UNO - Dopo quattro gare stagionali in casa l'Inter ha una media di un gol a partita, equamente distribuiti su tutti i match casalinghi. Si continuerà anche a puntualizzare sulla fase offensiva nerazzurra, ma a mancare ieri sera è stata la fase difensiva che in un solo match ha concesso il quadruplo di quanto fatto nelle precedenti cinque giornate di campionato.
DUE - Quando dopo due minuti dall'inizio del match viene concesso un rigore non particolarmente netto non ci sono dati numerici che tengano. Se Nikola Kalinic, alto 1,86 metri per 78 kg, cade con l'agilità con cui Carla Fracci volteggiava sui palcoscenici mondiali, la squadra arbitrale dovrebbe intuire che c'è qualcosa che non va. Invece Damato e tutti i suoi colleghi non hanno esistato un secondo nel concedere al croato il penalty che ha sbloccato la gara rendendola un calvario per gli uomini di Mancini.
TRE - Per la prima volta in stagione Mancini ha deciso di schierare la propria difesa a tre snaturando un po' gli equilibri del pacchetto arretrato. La scelta non è giudicabile per quando già ampiamente detto in merito all'evoluzione della partita, ma una cosa si può dire e l'ha suggerita lo stesso Paulo Sousa alla fine della partita durante le interviste post-match: "La Fiorentina si adegua solamente ai propri dettami tattici, non agli avversari". Ecco, con il senno di poi anche Mancini avrebbe potuto fare questo ragionamento.
QUATTRO - I gol subiti dall'Inter contro la Fiorentina. Nella scorsa stagione era capitato due volte nel girone d'andata contro il Cagliari e contro la Roma. Per gli amanti delle curiosità numeriche il già citato 4-1 patito a opera del Cagliari avvenne nel giorno in cui si disputavano i mondiali di ciclismo, esattamente come ieri. Inoltre, nel poker spiccò una tripletta e i nerazzurri chiusero in inferiorità numerica il primo tempo. Corsi e ricorsi, inquietanti.
CINQUE - I cross effettuati da Alex Telles ieri contro la Fiorentina. I margini di miglioramento in fase difensiva ci sono e dovranno essere messi in pratica, ma in fase offensiva il laterale brasiliano è sicuramente pronto per essere determinante. Per la seconda gara consecutiva da un suo cross nasce il gol dell'Inter, anche se stavolta non può essere considerato assist. Una nota lieta sicuramente in una gara da dimenticare.
SEI - Si interrompe a sei la striscia di vittorie consecutive dell'Inter fra la scorsa stagione e quella attuale. Era impensabile vincere 38 gare nel campionato, come ha affermato ieri sera il capitano nerazzurro Icardi, ed è per questo che bisogna mettere da parte in fretta questo dato per ricominciare una nuova striscia contro la Sampdoria in un match che si preannuncia molto complicato per la banda di Mancini.
SETTE - I cartellini estratti dal signor Damato ieri sera, 6 gialli e il rosso a Miranda. Nulla da eccepire sull'espulsione del brasiliano con l'avversario lanciato a piena velocità verso la porta, ma sicuramente si potrebbe parlare all'infinito della gestione della gara del fischietto. Sicuramente a Firenze, dove si lamentavano della designazione per un presunto background da tifoso nerazzurro di Damato, qualcuno si è dovuto ricredere.
OTTO - I tiri nello specchio della porta della Fiorentina. Quando su 12 tentativi totali, otto sono fra i pali e ben 4 entrano in rete vuol dire che si sta attaccando molto bene. Questo è quanto ha fatto vedere la squadra di Paulo Sousa che raggiunge l'Inter in vetta alla classifica e la scavalca in virtù della vittoria nello scontro diretto.
NOVE - Insieme a Telles un'altra nota non stonata della serata di ieri è Mauro Icardi. Dopo essere tornato al gol contro il Chievo il bomber rosarino firma il secondo centro stagionale: per un attaccante, a prescindere dai risultati, è importantissimo trovare una regolarità realizzativa.
DIECI - I punti di vantaggio sulla Juventus. E' giusto soffermarsi, al primo momento di difficoltà di questa stagione, e analizzare razionalmente la situazione e il primo dato che salta all'occhio è questo. Niente allarmismi, nessun 'moriremo tutti', perdere è parte del gioco, certamente sarebbe meglio farlo il meno possibile e in modo meno fragoroso, ma va ricordato sempre che l'inizio di questa stagione è stato eccellente e la riprova è il vantaggio accumulato sui Campioni d'Italia in carica che di diritto sono i candidati principali alla conquista dello Scudetto.
Autore: Gianluca Scudieri / Twitter: @JeNjiScu
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