La nuova politica sui diritti di immagine non riguarda solo i big (Hernanes e Vidic, gli ultimi affiliati) ma pure i ragazzi della Cantera. In queste settimane, il dg Fassone ha messo mano su molti contratti dei Primavera e, nei nuovi accordi, la cifra dello stipendio sarà costituita da due voci: un 85% legato alle prestazioni sportive, mentre il restante 15% deriverebbe dai diritti di immagine acquisiti al momento del rinnovo. Il che porterebbe gli interessati a partecipare a eventi e attività promozionali legati al club, e, di riflesso, permerebbe all’Inter di creare per i partner campagne pubblicitarie utilizzando i volti dei suoi giocatori. Una strategia che permetterà al club di ottimizzare a 360° il valore - anche commerciale - degli atleti di cui possiede il cartellino. 

La pratica da anni ha segnato la gestione De Laurentiis e Fassone, avendo lavorato a Napoli, è diventato un super esperto in materia ma è molto diffusa - soprattutto per i top player - in Inghilterra e nella Liga (ha fatto giurisprudenza la 'Clausola Figo' per cui il Real ottenne il 50% dei proventi legati allo sfruttamento dei contratti pubblicitari del portoghese e di Beckham). La particolarità del club nerazzurro è che la politica è stata estesa anche ai giovani, buon ultimo Isaac Donkor che ha rinnovato il contratto che lo lega al club di Palazzo Saras fino al 2017 dando l’assenso alla nuova strada intrapresa dal club. Differenza sostanziale col Napoli? L’Inter non pone come condizione necessaria per il tesseramento di un giocatore la cessione dei diritti d’immagine, questo per non correre il rischio di doversi privare di una fetta di mercato. Perché, prima di tutto, c’è sempre il valore tecnico di un giocatore.

Sezione: Rassegna / Data: Mar 18 marzo 2014 alle 11:30 / Fonte: Tuttosport
Autore: Redazione FcInterNews.it
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