Queste le pagelle di Tuttosport relative al match tra Juventus e Inter, chiusosi sul 3-1.

HANDANOVIC 6.5 Tevez lo chiama subito in causa e lui reagisce da campione: colpo di reni per fermare il primo tiro, uscita a valanga per bloccare anche la ribattuta. Nulla può, invece, dieci minuti più tardi, sul tuffo di testa di Lichtsteiner, che sblocca il risultato.
CAMPAGNARO 5 Superati i problemi muscolari di ottobre e novembre, non sembra invece aver superato le difficoltà di questo inizio 2014. Lui, come un po’ tutti gli argentini, che avrebbero approfittato di un eccesso di bontà societaria per fare troppe vacanze. Errori anche banali nel disimpegno, compensati ma non troppo da un paio di diagonali a coprire gli errori dei compagni di reparto.
ROLANDO 6.5 Si incolla sostanzialmente a Llorente, ogni volta che si profila l’idea di un cross, oltre che sui calci da fermo. Pur concedendogli qualche centimetro, non gli lascia nemmeno un anticipo. E segna, che non fa mai male.
JUAN JESUS 4.5 Tra i fedelissimi di Mazzarri, ultimamente è anche tra i più fedeli all’errore. La lentezza con la quale non riesce ad anticipare Vidal in occasione del terzo gol è l’emblema di un giocatore in confusione.
JONATHAN 5 Si becca giustamente i fischi del pubblico per un rinvio di stinco che finisce direttamente in fallo laterale. Ma sono le sue dormite in area che lasciano di stucco e che certificano, da un certo punto di vista, il suo ritorno alla “normalità” dopo un avvio di stagione in cui sembrava la reincarnazione di Djalma Santos. D’Ambrosio (13’ st) 5.5 Ancora fuori dagli schemi.
KOVACIC 5.5 Atterra Pogba al primo intervento, forse per mettergli pressione, o più semplicemente perché fatica a entrare in partita. Quando poi viene spostato al centro del centrocampo, là dove prima c’era Kuzmanovic, il suo rendimento cresce. Soprattutto, seppur con colpevole ritardo mazzarriano, Pirlo trova finalmente un controllore che ne limita la libertà di azione. Ma la frittata nerazzurra era già stata fatta, con l’assist dell’ex rossonero a Lichtsteiner. Ed è proprio il croato, e non Nagatomo, a farsi prendere sul tempo dall’inserimento di Lichtsteiner. L’allenatore dell’Inter non gli concede tanto volentieri la maglia da titolare (ieri sera era l’ottava volta in 22 partite), tutto sommato però è il caso che riveda un po’ le sue gerarchie. Botta (21’ st) 5.5 Non incide
KUZMANOVIC 5 Quinta partita consecutiva da titolare, ma rischia di chiuderla in frettissima per un fallaccio su Vidal al 13’: solo ammonito. Lascia così la zona in mezzo al campo. Sbroglia di testa una situazione delicata in mezzo all’area, ma è chiaro che all’Inter servirebbe più qualità e più dinamismo. Milito (10’ st) 5.5 Età e infortuni ormai ne limitano il rendimento. Mezzo punto in più per un recupero su Tevez nell’area interista.
TAIDER 5 Ingenuo al limite dell’inguardabile quando per preparare il tiro in una rara azione offensiva dell’Inter si fa anticipare da Vidal.
NAGATOMO 5 Molle sulla respinta in avvio di ripresa che dovrebbe spazzare l’area e che invece tra un rimpallo e l’altro porta al gol di Chiellini.
ALVAREZ 5 Venti volte titolare su venti convocazioni, eppure pecca ancora di cattiveria e di concretezza. La personalissima convinzione è che sia un mezzo giocatore, a livelli elevati, e che l’Inter rimarrà una mezza squadra, finché si affiderà a lui come giocatore di maggior talento. Invece Mazzarri ne toglie tre, ma lui lo tiene fino alla fine.
PALACIO 5 Poveretto: fa quasi pena là dove lo relega Mazzarri, solo soletto in mezzo ai tre corazzieri della difesa bianconera. Palle a terra non ne arrivano, palle alte non le può prendere. E quando parte finalmente in velocità, lo da dalla sua metà campo, cosicchè cade stremato prima ancora di arrivare nell’area juventina. Poi, però, coi mette anche del suo: perché la palla di Kovacic al 40’ è un bijoux, ma lui la spreca mandando alto. E anche nel finale, sbaglia di testa.
All. MAZZARRI 5 Là dove Stramaccioni aveva colto la vittoria più straordinaria, lui incassa la sconfitta più pesante, al pari della Roma. Non a caso, le prime due della classe. Notoria l’assenza di fuoriclasse veri, in squadra, stupisce invece la continua mancanza di gioco.

Sezione: Rassegna / Data: Lun 03 febbraio 2014 alle 09:24 / Fonte: Tuttosport
Autore: Alessandra Stefanelli / Twitter: @Alestefanelli87
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