È stato responsabile del vivaio dell'Atalanta. Da lì sono usciti tantissimi talenti, alcuni dei quali si sfideranno nel derby di Milano. Mino Favini, a Tuttosport, parla così.

Bonaventura, Kessiè e Gagliardini quasi sicuramente titolari in mezzo al campo nel derby di Milano. E l’ennesimo riconoscimento del lavoro fatto a Zingonia? 
"Mi fa piacere che qualcuno se ne ricordi. Altrimenti, più passa il tempo, più si tende a dimenticare". 

A quale giocatore è più legato di questo terzetto? 
"Sicuramente a Bonaventura. Mi ricordo quando lo avevamo visto ragazzino nella squadra dove giocava vicino al suo paese, San Severino Marche. C’era qualche riserva su Giacomo perché qualcuno sosteneva che fosse troppo gracile. Le solite obiezioni di tipo fisico e atletico che condizionano tante scelte. Ma invece io ero convinto che quel ragazzino avesse le caratteristiche giuste per diventare un ottimo giocatore. Il resto lo ha fatto il suo carattere posato e tranquillo. Il tempo mi ha dato ragione".  

E Gagliardini? 
"Me lo ricordo bene perché anche suo fratello Andrea giocava nel vivaio dell’Atalanta. Roberto ce l’ha fatta ma in questo momento potrei dire che è tra coloro che son sospesi. Nel senso che è arrivato ad alti livelli, ma adesso deve fare un ulteriore salto in avanti". 

Sorpreso dall’evoluzione di Kessié? 
"Devo dire che non avevo un’idea precisa su questo ragazzo che ho avuto modo di seguire da vicino meno rispetto a Bonaventura e Gagliardini. Vedevi subito la sua forza. Era molto tosto. Ma non sapevo esattamente dove sarebbe potuto arrivare. Al di là dell’aspetto tecnico, sono tre bravi ragazzi". 

C’è qualche giovane calciatore italiano che le piace in particolare? 
"Devo essere sincero. Ormai vado poco in giro sui campi. Vedo calcio soprattutto in televisione. Ma per capire bene il valore di un giovane devi osservarlo direttamente. Posso dire solo una cosa: credo molto nel lavoro che potrà fare Roberto Mancini".

Sezione: Rassegna / Data: Gio 18 ottobre 2018 alle 10:10 / Fonte: Tuttosport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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