"La Cina inquina. Prima di tutto il pianeta, con le emissioni industriali: a Pechino e in altre città l’aria è irrespirabile. La Cina poi sta destabilizzando il calcio con acquisti e ingaggi folli. Ultima pazzia il biennale da 38 milioni di euro a stagione, che il 32enne Carlitos Tevez ha strappato allo Shanghai Shenua. La lista dei campioni e degli allenatori strapagati è destinata a crescere. Doping finanziario che mina il sistema. Tutto questo perché il presidente della Repubblica cinese, Xi Jinping, è un grande appassionato di pallone. Fermatevi. Fermatelo". Questo il commento della Gazzetta dello Sport in una sorta di pagellone di fine anno redatto dal giornale sportivo. Il voto che va alla Cina è un sonoro 4. "I cinesi si stanno comprando il mondo, e nel frattempo una gran fetta di pallone, in una sorta di shopping compulsivo all’occidentale – Suning che s’è presa l’Inter e il Milan quando il closing arriverà sono le operazioni che ci sono più vicine –, però sono un popolo legato alle tradizioni. Intorno all’anno Mille inventarono i fuochi d’artificio, e hanno deciso di chiudere con il botto quello che è stato a tutti gli effetti l’anno del Dragone. E potrebbe non essere l’ultimo: lo Shanghai Sipg vorrebbero sgambettare la Juve per Witsel, il Guangzhou Evergrande sta tentando Arda Turan con 18 milioni all’anno e 40 milioni al Barcellona".

 

Sezione: Rassegna / Data: Ven 30 dicembre 2016 alle 09:58 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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