La Gazzetta dello Sport si conferma avara di glorificazioni in chiave Inter e sancisce: "Un campione non è, e ha sbagliato chi lo ha spacciato per tale, però è un buon giocatore che all’Inter può far molto comodo anche in futuro. Stiamo parlando di Kondogbia che, anche contro l’Udinese (come nelle precedenti esibizioni, del resto), ha dimostrato di essere l’unico centrocampista dell’Inter in possesso del necessario cambio di passo". Corsa, progressione, potenza: ieri Kondo ha confermato una crescita imponente, ma sembra non bastare. In ogni caso, la rosea ammette: "A dire l’importanza di Kondogbia ci sono i numeri: 86 tocchi, meglio di lui ha fatto soltanto Brozovic. Ciò significa che per i compagni è un punto di riferimento cui rivolgersi in fase di disimpegno e di costruzione. Inoltre: 66 passaggi positivi su 76 (buona media), 6 lanci riusciti, 1 sponda, 4 dribbling messi a segno, 4 recuperi e ben 3 occasioni create. L’Udinese, quando il francese ha allungato la falcata e si è proiettato verso l’area di rigore, è sempre andata in crisi. Buona anche l’intesa di Kondogbia con i compagni che hanno spinto, a turno, sulla fascia laterale. Infine da sottolineare lo spirito di sacrificio nei momenti di difficoltà sui contropiede avversari".

Sezione: Rassegna / Data: Dom 24 aprile 2016 alle 09:13 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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