Lo scudetto per l'Inter ora è un miraggio. I nerazzurri frenano in casa con il Sassuolo e vedono la Juventus allontanarsi: 8 lunghezze ora separano le due squadre. Da capire soprattutto il saliscendi visto ieri al Meazza, tra rimonte, sorpassi e rimonte subite. "Un 3-3 comunque spettacolare, divertente, da calcio d’agosto, se non fosse che c’è in gioco molto di più - sottolinea la Gazzetta dello Sport -. E forse proprio per questo Conte poteva non forzare sull’acceleratore del turnover: alla lunga, i 5 cambi rispetto alla Samp si sentono tutti, e le altre 5 sostituzioni da regolamento non aiutano a ritrovarsi. Non è facile spiegarsi altrimenti la partenza horror dei nerazzurri, da notte di luna piena, sì, ma con i licantropi che spuntano da ogni cespuglio. Mezzora in balia della manovra da manuale del Sassuolo, studiata e recitata da primi della classe. Bravo De Zerbi, sicuro, ma l’Inter concede troppo. Il 3-4-1-2 sembra irriconoscibile. La mediana inedita, Valero-Gagliardini, è il ventre molle infilato più e più volte dalle ripartenze e dai tagli di Djuricic, Caputo e Berardi. Sarebbe stato utile Brozovic. Ma sarebbe anche ipocrita attribuire a questa situazione tutte le colpe, ben distribuite ovunque".

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Sezione: Rassegna / Data: Gio 25 giugno 2020 alle 09:12 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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