"Se l’Inter fosse una società lineare, il bisogno di una confortante normalità avrebbe già avuto il sopravvento e Stefano Pioli sarebbe il nuovo allenatore. Al club nerazzurro però piace farlo strano e la scelta più semplice, veloce e utile si trasforma in una discussione infinita". Questo il commento caustico del Corriere della Sera sullo stand-by nerazzurro in chiave panchina. "Pioli resta il favorito sponsorizzato dalla dirigenza italiana, mentre Villas-Boas, Hiddink e Marcelino sono i nomi caldi stranieri. A ruota tutti gli altri, consigliati dagli agenti di mezzo mondo. Chiamano tutti in continuazione con proposte d’ogni tipo e non si capisce bene in base a quale criterio l’uomo di Suning e il giovane Steven Zhang che lo accompagnerà possano decidere. Al loro orecchio sussurra in segreto l’agente angloiraniano Kia Joorabchian, un nome da cattivo dei film di 007 con una indiscutibile classe da piazzista: lo dimostrano le operazioni De Boer, Joao Mario e Gabigol, a lui riconducibili. Il gruppo Suning pensa in grande e cerca oggi più un traghettatore che un tecnico cui legarsi a lungo. E non porti neppure il cv chi non accetta la clausola di «esonero», la stessa fatta firmare a De Boer cui è stata riconosciuta una buonuscita di 1,3 milioni. Per Suning sarà anche l’occasione di mettere un bel po’ d’ordine in società, buttare giù la maschera e decidere chi fa cosa".

Sezione: Rassegna / Data: Gio 03 novembre 2016 alle 10:26 / Fonte: Corriere della Sera
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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