Tra Mauro Icardi e l’Inter scatta la guerra dei dossier. Come scrive Il Corriere dello Sport, se l’attaccante non partirà entro domani sera, nei prossimi mesi la causa intentata dall’argentino nei confronti del club nerazzurro è destinata a far parlare, e scrivere, parecchio. L’ex capitano nerazzurro ha già scoperto le sue carte con la domanda d’arbitrato inviata giovedì sera all’Inter dall’avvocato Giuseppe Di Carlo (è finita su Internet e sui social; verrà presentata una denuncia contro ignoti da parte del legale della famiglia Icardi); la società nerazzurra entro martedì ribatterà. Si preannuncia una battaglia a suon di carte bollate.

Nell’atto redatto dal legale si parla di ‘eventi chiaramente discriminatori’. Alcuni vengono spiegati sommariamente, come la ‘fascia da capitano tolta senza alcuna valida ragione’, ‘l’esclusione da ogni iniziativa pubblicitaria e/o di marketing del club’, ‘la maglia numero 9 tolta’ e il fatto che il giocatore sia finito ‘fuori rosa’. “Gli Icardis si aspettavano che Mauro sarebbe stato reintegrato anche nelle sedute di tattica e nelle partitelle ed invece, accusano, ciò non è avvenuto - scrive il quotidiano -. Ecco spiegato il perché del report di ogni seduta da metà agosto in poi. Viene fuori il quadro di un Icardi che si allena in palestra da solo o con Joao Mario, Agoumé e Salcedo sul campo agli ordini di allenatori della Primavera («Ad eccezione del riscaldamento in gruppo»). Insomma un trattamento «differente dal resto della prima squadra anche perché il calciatore è stato addirittura escluso dalla chat della squadra nella quale vengono comunicati gli orari e le modalità dell’allenamento». A corredo dell’atto vengono citati come testimoni i compagni”.
 
E ancora: “Dopo la riunione di venerdì sera tra l’ad Marotta e il legale nerazzurro Capellini, ieri alla Pinetina la linea difensiva da tenere è stata nuovamente studiata. L’Inter è convinta di aver agito correttamente e di non aver infranto nessuna regola: ritiene che la scelta del capitano competa alla società e all’allenatore, che un numero di maglia non sia di proprietà di un calciatore e che sia il club a individuare quali dei suoi tesserati partecipano agli shooting fotografici per la presentazione delle maglie. La società, che entro martedì dovrà nominare il suo arbitro (probabile che si tratti di un avvocato molto noto), illustrerà la sua ricostruzione dei fatti, a partire dalla mancata partecipazione del calciatore alla tournée in Cina (decisione presa dopo un'iniziale richiesta di Mauro che voleva "potenziare" il ginocchio destro). Raccolti filmati e foto degli allenamenti nei quali Mauro a volte è stato utilizzato per partitelle a tema. Quanto alla parte tecnico-tattica delle sedute, quella è ritenuta di competenza assoluta dell’allenatore e, sostiene la dirigenza, solo lui può decidere chi vi partecipa. Esattamente come gli elementi iscritti alla lista Champions”.

Sezione: Rassegna / Data: Dom 01 settembre 2019 alle 09:11
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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