Francesco Toldo è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Anch'io Lo Sport. L'ex portiere nerazzurro ha avuto modo di salutare il commissario tecnico della Nazionale ai tempi dell'Europeo 2000, Dino Zoff, anch'egli in collegamento e su sua richiesta ha spiegato la scelta di fare da secondo a Julio Cesar negli anni conclusivi della carriera. "Non volevo spostare la famiglia da Milano e poi sentivo che avrei vinto con l'Inter e mi dispiaceva andare via - ha detto Toldo -. Avevo dato il massimo in un periodo di grandi polemiche. E' stata una lezione anche per me, mi sono trovato a fare l'uomo spogliatoio e sono stato premiato. L'età avanza per tutti, per quel che mi riguarda è stato un accettare il ruolo per mettersi a disposizione della squadra. Al tempo l'Inter era una sorta di Nazionale, avevamo 17-18 giocatori che potevano fare tutti i titolari. Io son stato felice, ho qualche rimpianto ma ho avuto una carriera stupenda. Vent'anni di idillio tra Fiorentina, Inter e Nazionale"

Dal calcio di allora a quello di oggi, così Toldo vede l'Inter di Conte. "Noto una voglia di stare in attacco, di mantenere il possesso. Una pesantezza in attacco con i due attaccanti sempre vicini e pericolosi. Contro la Roma ci stava una vittoria dell'Inter perché ha sbagliato 7-8 palle gol. L'avversario era molto quadrato, difficile da superare. Sono felice per l'Inter perché dopo anni di rimescolamenti adesso c'è stabilità e comincia a vedersi. Conte mi piace tantissimo perché dà una forza alla squadra che forse negli ultimi due anni non c'era. Manca ancora qualche assestamento, a gennaio sicuramente la società comprerà. A fare da antagonista alla Juventus c'è l'Inter in questo momento".

In un discorso più generale, Toldo parla del livello raggiunto dalla Serie A attuale. "La qualità degli attaccanti è salita, c'è disponibilità dei club a comprare i campioni e le regole fanno rispettare di più l'uomo. Non ci sono più le entrate cattive, perché la Var prende tutto e il giocatore non può più intervenire in modo barbaro. Sono stato alla prima del film di Batistuta, cammina con una caviglia finta perché ha avuto delle problematiche con i difensori. Il gioco è migliorato e l'arbitro fa rispettare le regole. I giocatori evitano anche qualche simulazione. L'unica cosa da calibrare è la Var. Tutti gli sport hanno un aiuto tecnologico, vanno aiutati gli arbitri a perseguire gli obiettivi.  Se la palla ti rimbalza addosso e va improvvisamente sulla mano è un gesto involontario, il giocatore non vuole prendere un vantaggio".

Infine la Fiorentina, prossimo avversario dell'Inter in campionato e per tanti anni casa dello stesso Toldo. "Non sta attraversando un bel periodo. Montella è un ottimo allenatore ma sta facendo con quel che ha. E' un fattore societario, a mio avviso. Fiorentina-Inter è la mia partita ma prima c'è Inter-Barcellona. Mi auguro passino tutte le italiane, ai miei tempi eravamo come le inglesi adesso. Era quasi scontato passassero tutte almeno ai quarti".

Sezione: News / Data: Lun 09 dicembre 2019 alle 11:15
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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