"Dire che il gol di Bisseck a Bologna, assistito da Bastoni, terzo per terzo, passerà alla storia è esagerato, ma può servire per marcare una tappa dell’evoluzione del ruolo di difensore su un’ideale scala darwiniana". Così Luigi Garlando sulla Gazzetta dello Sport sottolinea l'ennesima novità proposta dall'Inter a livello tattico. 

Le rivoluzioni nel calcio sono passate attraverso i geni della panchina e gli interpreti brillanti in campo. Dal Metodo di Pozzo al Sistema del Grande Torino, dal Facchetti fluidificante alla bellezza del Brasile fino al calcio totale dell'Olanda.

"il gol di Bisseck va preso come simbolo dell’evoluzione: dagli antichi difensori centrali, legnosi, attenti più all’avversario che alla palla, ai moderni costruttori - spiega Garlando -. Da Gasp in poi, ci siamo abituati a un quinto che manda in gol l’altro: Conti-Spinazzola, Hateboer-Gosens... Un gol costruito dai due terzi è una novità. Rivediamo l’azione: Acerbi imposta, Carlos Augusto controlla, Bastoni crossa e, mentre Bisseck colpisce di testa, Darmian attende a centro area. La difesa ha partecipato al gran completo: un’immagine che esalta il gioco collettivo di Inzaghi, che non è più una macchina di ripartenze. Arrigo Sacchi, che aveva delle riserve, ora deve riconoscere il caposaldo dei suoi principi: «Undici giocatori sempre attivi, connessi dal filo rosso del gioco, a tutto spazio e a tutto tempo». Oggi l’Inter è così".

Sezione: News / Data: Lun 11 marzo 2024 alle 13:24 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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