Sono state raccolte circa un centinaio di adesioni da parte del comitato "Sì Meazza", che si sta occupando di difendere il futuro dell'attuale impianto di San Siro. I nomi che cita il Corriere della Sera sono quelli di Milly Moratti, Claudio Trotta, Bruno Ferrante, Felice Besostri, Gianmario Longoni, Bruno Rota, Luigi Corbani e diversi altri. L'impegno è quello "per la salvaguardia e l’eventuale ammodernamento del Meazza, per recuperare a verde l’immensa distesa di cemento attorno alla stadio, per riqualificare l’ambiente urbano peraltro già interessato da altre operazioni immobiliari - si legge nel documento del Comitato - Ci auguriamo che il sindaco e la giunta portino rapidamente in Consiglio le motivazioni alla base della dichiarazione di pubblico interesse. Perché non c’è uno studio di fattibilità, non è definito il progetto e non c’è soprattutto una motivazione, come prevederebbe la legge, sulla rinuncia al recupero dello stadio esistente. La legge infatti stabilisce che “il pubblico interesse è dichiarato sulla base di uno studio di fattibilità che motivi l’eventuale mancato rispetto della priorità, ovvero il recupero degli impianti esistenti".

"In realtà il Meazza non sarebbe neanche da recuperare - si legge ancora -. Recentemente lo stadio ha ospitato gare importanti: dal derby alla semifinale e alla finale di Uefa Nations League. Nel 2016 sono stati fatti dal Comune ulteriori interventi per la sicurezza statica dell’impianto e l’adeguamento a norme internazionali, tali da consentire lo svolgimento della finale di Champions League. Nel programma elettorale di Sala non si fa mai accenno alla vicenda dello stadio, pur affrontando vari temi di urbanistica. Riservandoci una più ampia iniziativa, confidiamo ora che le forze politiche in Consiglio (di maggioranza e di minoranza) colgano l’importanza di avere un organo istituzionale in grado di esprimere il dovere del confronto democratico, scegliendo per il meglio nell’interesse d tutti i cittadini".
Sezione: News / Data: Lun 15 novembre 2021 alle 12:54
Autore: Redazione FcInterNews
vedi letture
Print