"Terzo posto, noi ci siamo". Se Paganini non si ripete lo fa Roberto Mancini, convinto - e lo ha ribadito diverse volte - di potersi giocare quello che rimane l'obiettivo dell'Inter: l'accesso alla prossima Champions League. Due le strade percorribili per i nerazzurri, tentare la scalata in classifica o ambire all'alzata dell'Europa League, entrambe considerate alla portata dalla società. Di certo il Mancio non ha mai avuto dubbi sull'accessibilità della prima. Basta imparare di nuovo a vincere per riprendere il cammino e rosicchiare punti alle altre contendenti. Il motivo di tanta sicurezza? Semplice, ce l'ha già fatta anche quando il percorso sembrava più complicato e la meta ancora più distante. Tornare indietro di dieci anni per credere.

Stagione 2004-2005, la prima del tecnico sulla panchina dei nerazzurri. La squadra incappa nella 'pareggite', collezionando tre vittorie e ben dodici X nelle prime quindici uscite, senza subire mai sconfitte. Ventuno i punti in classifica, al pari di Lecce, Palermo e Samp: uno solo in più rispetto all'attuale annata, in cui l'Inter vanta cinque successi ma altrettanti ko. Cinque anche i pareggi che mantengono i nerazzurri a quota venti, a sei lunghezze dal terzo posto occupato dalla Lazio e dalle due genovesi. Di mezzo altre cinque squadre che infittiscono la lista delle pretendenti all'Europa, ma è un dato a far sorridere Mancini: nel suo primo anno a Milano erano addirittura sette i punti che lo separavano dall'ultimo gradino del podio, difeso allora dall'Udinese.

La classifica era più compatta di quella odierna, con dodici squadre (Inter compresa) insediate fra la quarta e la sedicesima posizione, distanziate di soli cinque punti. Più alto il livello della rosa nerazzurra ma anche delle avversarie. Era un'Inter che segnava più facilmente (32 gol fatti contro i 23 di questa stagione) ma subiva tre reti in più rispetto ad oggi (24). Prima di Natale la vittoria scacciapensieri contro il Brescia che avrebbe catapultato la banda Mancini al quarto posto, all'epoca ancora valido per la Champions. Dopo le feste altro successo a Livorno e la celebre rimonta a San Siro con la Samp, l'esito per chi ha buona memoria è ben noto: dopo il duello con l'Udinese e i blucerchiati i nerazzurri balzano sul podio e ottengono l'accesso ai preliminari. La strada oggi è più irta in virtù della sfida con la Lazio, vero scontro diretto che chiuderà il 2014, e il derby d'Italia con la Juve nel posticipo dell'Epifania, ma la formula non cambia. Terzo posto, l'Inter c'è: Mancini sa come si fa.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 16 dicembre 2014 alle 23:17
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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