"Al liceo classico Cairoli, Beppe era per tutti Kissinger, celebre segretario di Stato negli Usa anni Settanta: diplomazia e visione d’insieme, le basi di una programmazione vincente". Lo scrive oggi la Gazzetta dello Sport raccontando le origini di Giuseppe Marotta, alla vigilia della sfida tra il suo passato recente, la Juventus, e il suo prossimo futuro, l'Inter. "Il giovane Steven Zhang è oggi l’Andrea Agnelli di ieri: il calcio accoglie tutti, ma per alcune stanze serve il passaporto - avverte la rosea -. Marotta è questo. Questo è stato alla Juventus e con le dovute proporzioni – in rapporto a obiettivi differenti – questo è stato in tutte le sue squadre. L’Inter lo chiama per affidargli una centralità di scelte".

Ed ecco le aree di competenza entro le quali agirà il nuovo dirigente nerazzurro.

AREA SOCIETARIA - L’organizzazione societaria è sempre stata il suo pallino, un gioco di squadra che non va in contraddizione con compiti precisi e ampie deleghe. Negli anni Marotta ha sempre lavorato con un direttore sportivo di peso, ecco perché il ruolo di Piero Ausilio non verrà ridimensionato. Anzi. E ciò vale anche per le altre posizioni strategiche, dal settore giovanile alla preparazione atletica. 

AREA COMUNICAZIONE - Ad ogni livello Marotta ha sempre prestato molta attenzione ai media. Riuscendo ad interpretare il ruolo del frontman con particolare naturalezza, alla lunga è diventato anche popolare. Potrà avvantaggiarsene di sicuro Luciano Spalletti, com’è già successo con Massimiliano Allegri alla Juventus. 

AREA POLITICA - In fondo il soprannome Kissinger a qualcosa sarà pur dovuto. Non è per nulla casuale la recente elezione di Marotta a consigliere federale. Il consenso personale raccolto è la prova che il suo lavoro meticoloso ha prodotto risultati eccellenti, sia tra i potenti che tra gli interlocutori di medio livello. Scontato sottolineare come e quanto queste relazioni personali possano servire ai nerazzurri. Per tradizione l’Inter non ha mai curato troppo gli aspetti diplomatici. Invece nel metodo-Marotta il lavoro diplomatico è centrale. 

AREA MERCATO - Il Marotta della Juventus è stato il dirigente dei grandi colpi a costo zero, delle scoperte low cost, dei grandi acquisti ma pure delle cessioni pesanti, punto di partenza per gli investimenti successivi. Pogba è l’esempio principe. Ma il modello è riproponibile anche all’Inter. Di più: Marotta è stato scelto anche per questo. L’acquisto sostenibile e la successiva cessione a cifre monstre dello stesso calciatore sarà un protocollo da seguire con attenzione. Che magari potrà coinvolgere il nome di Skriniar, nell’idea – con il conseguente ricavo – di scegliere un sostituto all’altezza e contemporaneamente rinforzare altri reparti. Del resto, questa è la via più breve per accorciare il divario di fatturato con la Juventus, divario che non si può pensare di ridurre solo contando sui ricavi dalla Cina e sul botteghino.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 06 dicembre 2018 alle 08:15 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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