A tutto vivaio. Il responsabile del settore giovanile dell'Inter, Roberto Samaden, ha parlato a Sky Sport 24 anche di quell'Andrea Stramaccioni che ora incanta tutti. Ma che è 'nato' proprio nella Primavera nerazzurra, come spiega Samaden. Ecco quanto FcInterNews.it ha raccolto: "Come tutte le nostre operazioni, quella di lanciare Stramaccioni è stata un'idea condivisa da tutti. Partita da me e Ausilio come proposta, ma nata da un lavoro di squadra e condivisa anche da Paolillo e dal dottor Moratti. Sono decisamente contento del fatto che Andrea stia facendo bene, è un amico e un ragazzo semplice, ci segue ancora da vicino. Il nostro compito non è solo dare giocatori ma anche scovare altra forza lavoro per l'Inter, vedete anche Baresi o il preparatore Rapetti. Questo ci rende tutti orgogliosi e semplicemente felici".

La stagione magica dello scorso anno, per il vivaio Inter, non si dimentica: "Ci basiamo sulla semplicità - ammette Samaden -, con l'arrivo della presidenza Moratti abbiamo seguito le cose che funzionavano dai settori giovanili dell'Atalanta e della Roma, due riferimenti, con due uomini immagine fantastici come Favini e Conti che sono riferimenti assoluti per chi fa calcio giovanili. La nostra struttura è semplice, con pochi uomini che possono decidere e grande fiducia dal presidente e dal dottor Paolillo, che ci hanno sempre sostenuti e spronati nel nostro lavoro".

Samaden torna poi sul lavoro di Stramaccioni con la prima squadra: cosa ha stupito di più del suo approccio? "Sinceramente, non mi ha stupito nulla perché conosco Andrea da tempo. Lui è intelligente, sa motivare giocatori di tipologie diverse, dai più giovani a chi aveva avuto difficoltà l'anno prima. La fiducia del presidente e della società la ha meritata, lui è sempre se stesso come era alla Roma e alla nostra Primavera, e che continua a essere alla prima squadra". Impossibile non rispondere a una battuta sul paragone tra Strama e José Mourinho: "La somiglianza con Mourinho è stata quando siamo stati in studio a Sky quando avevamo vinto la Next Generation Series, eravamo ospiti in studio io e Andrea. Ricordo quel giochino grafico...", sorride Samaden.

La chiosa finale, curiosa, è su Cassano: "Antonio Cassano lo ho avuto da allenatore, quando lui aveva 11 anni e arrivò al nostro centro sportivo. Un ragazzino fantastico, sono contento che adesso sia a nostra disposizione in prima squadra e possa far divertire i tifosi", confessa Samaden. L'uomo che ha fatto grande un vivaio ormai modello a livello internazionale.

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 22 ottobre 2012 alle 22:00
Autore: Fabrizio Romano / Twitter: @FabRomano21
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