Oltre alle avvincenti bracciate in piscina e alle violenti scazzottate sui ring, ci sono anche dei segnali positivi per il futuro dell'Inter nelle Olimpiadi di Londra. Tutti gli indizi portano a Juan Jesus, l'arcigno difensore nerazzurro impegnato con la Seleçao brasiliana. Juan si sta rendendo protagonista di un'Olimpiade discreta, qualche piccolo errore dovuto alla giovane età, ma tutto sommato l'impressione - confermata - di essere un giocatore dal potenziale elevato. Una risorsa importante per un'Inter quotata al risparmio e all'utilizzo dei giovani. Un po' come Coutinho - brasiliano come Juan - tenuto fermo per un anno e mezzo in balia di un post-Triplete ancora da smaltire - rigenerato dopo la breve parentesi in Spagna.

Proprio andando ad analizzare l'esperienza del 7 nerazzurro, che l'Inter deve badare a non commettere gli stessi errori del passato. Al momento, nella rosa che si prepara ad affrontare la prossima stagione ci sono cinque difensori centrali: Samuel, Ranocchia, Silvestre, Chivu e appunto Juan. Numero ideale per una squadra che affronta tre competizioni, con l'obiettivo di arrivare fino in fondo. Nelle gerarchie di Stramaccioni - senza contare l'impiego a sinistra, dove gli vengono preferiti sia Nagatomo che M'Baye al momento - Juan è chiaramente l'ultimo.

Lui, come Cou, ha bisogno di trovare spazio e di farsi le ossa. Ecco perché l'idea di mandarlo a giocare in prestito - soprattutto se in Serie A -, sembra essere la più razionale. Fisicamente Juan è un giocatore fatto e finito, ma tecnicamente i limiti sono ancora evidenti. L'esperienza e la classe del compagno di reparto Thiago Silva oscurano quelli che sono difetti di natura tattica del difensore nerazzurro. Movimenti ancora da sgrezzare, esperienza - fondamentale in un ruolo così delicato - tutta da acquisire. Però ci sono dei buoni fondamentali, abbinati anche ad una discreta agilità.

Nella lunga lista della spesa degli uomini di mercato nerazzurri, non può mancare quindi un altro centrale - pronto a subentrare in caso di emergenza oppure quando c'è bisogno di rifiatare - così da concedere a Juan tutto il tempo necessario per crescere e per diventare un giocatore importante. L'idea Marco Andreolli è quella che stuzzica di più: conosce la piazza, costo basso e un buon curriculum alle spalle. D'altronde il futuro va salvaguardato...

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 01 agosto 2012 alle 15:10
Autore: Mario Garau
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