"Il risveglio è stato pessimo". Giuseppe Sala, sindaco di Milano tifoso interista è ancora amareggiato per la sconfitta di ieri nel derby di Coppa Italia. Un ko arrivato ai supplementari e che elimina i nerazzurri che non stanno attraversando un bel momento. Sala afferma ai microfoni di Sky Sport: "Amo l'Inter e soffro per l'Inter, ma bisogna avere anche la consapevolezza che l'anno scorso siamo arrivati settimi, ora non possiamo pensare di essere ai vertici. Il calo fisico di Perisic, Candreva e Icardi ha dato una mazzata alla squadra, ieri ha vinto il Milan, non è stata una grande partita, ma i rossoneri hanno certamente meritato".

Sala sottolinea la crucialità del prossimo impegno di campionato: "Adesso sarà molto importante la partita contro la Lazio - avverte Sala -, se non facciamo risultato sarà una conclamata crisi. Questo apre una riflessione su cosa potrà e vorrà fare il gruppo Suning a gennaio, la rosa non è ampia, se si vorrà arrivare tra le prime 4, e mi sembra obbligatorio, probabilmente bisognerà fare qualcosa. Anche se ho grande passione per il calcio, non voglio sostituirmi agli esperti della materia, però non abbiamo un'alternativa a Mauro Icardi e a centrocampo qualcosa serve, vedere il Joao Mario di ieri lascia molta amarezza in noi interisti, ma so che per il mercato ci sono anche vincoli legati al fair play finanziario e altri che derivano dal governo cinese". Sala, però, non dimentica quanto di buono fatto dalla squadra di Luciano Spalletti prima di incappare in questo periodo no. "Non si può buttare un inizio di stagione comunque buono, mi chiedo se avessero chiesto a noi interisti di firmare per essere oggi a 5 punti dalla capolista e comunque terzi avremmo firmato o no? I risultati ci sono ancora, ma bisogna intervenire comunque rapidamente".

Sala parla anche del suo rapporto con Steven Zhang, figlio del patron di Suning Jindong Zhang: "Abbiamo parlato di stadio, credo che sia molto importante per Milano sistemare la questione San Siro, lo stadio è attrattivo, se la gente va a Madrid o a Barcellona va a vedere il Bernabeu o il Camp Nou, il Meazza deve diventare così perchè lo stadio è importante in città. Si va in questa direzione, i tempi non sono quelli veloci che io vorrei, ma i discorsi sono ben avviati". La Milano del calcio in mano ai cinesi che vivono questo sport più come possibilità di fare affari che con la passione di presidenti come Massimo Moratti e Silvio Berlusconi. "E' importante che abbiano una visione di lungo termine, poi verrà generato un sistema virtuoso che li farà diventare parte di come la città vive il calcio, c'è ancora da lavorare su questo fronte, ma questa è la contemporaneità, alla fine quelli milanesi erano due club con problemi di proprietà e i cinesi sono intervenuti. Quello del Milan è un gruppo meno industriale rispetto a Suning, ma c'è il fondo americano che ha la possibilità di intervenire, diciamo che è una situazione più in divenire, mentre quella dell'Inter è più stabilizzata. Bisogna porre con grande attenzione le basi per il futuro perchè a Milano le due squadre di calcio hanno grande importanza".

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 28 dicembre 2017 alle 12:10 / Fonte: Italpress
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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