Solida, concreta, avvolgente. La Primavera di Andrea Stramaccioni sta prendendo già forma sotto le indicazioni di un tecnico giovane come giovane è il suo gruppo, ma sicuramente preparato e pronto per gestire una squadra che detiene tante armi preziose e tanti gioielli da mettere in mostra per continuare lo straordinario lavoro che il vivaio nerazzurro sta portando avanti ormai da anni con i nomi di Martins, Balotelli, Santon e Joel Obi - tanto per farne qualcuno - che già ci fanno orgoglio. Insomma, l'Inter lavora sodo sul campo e non sui giornali, se ne parla poco ma questo è un vivaio stellare. E già contro il Cittadella si sono iniziati a vedere i primi frutti del lavoro di Stramaccioni, che sta costruendo pian piano un'Inter compatta formato 4-3-3, che sappia far girare bene il pallone e proporsi molto sugli esterni particolarmente offensivi, con Crisetig che fa da 'mente' in mezzo al campo e un attacco dove la fantasia in zone centrali non manca. Ma andiamo a scoprire i gioielli in rampa di lancio della Primavera annata 2011/2012.

DIFESA - Sicuramente affidabile è il nuovo portiere Riccardo Melgrati: un paio di ottimi interventi oggi per lui, ma per raccogliere l'eredità di Bardi ha ancora tanta strada che può di certo percorrere. I nomi più interessanti li troviamo in difesa: Jacopo Galimberti non si è capito con Crisetig nell'occasione del gol del Cittadella, ma per il resto ha disputato una prestazione ottima colpendo anche una traversa. Elemento interessantissimo che era già noto e che si candida per prendere definitivamente il posto del partito Benedetti. Al suo fianco, bene l'ormai veterano Marek Kysela, difensore dal piglio del leader vero. Particolarmente sorprendenti gli esterni difensivi, sempre pronti ad attaccare sfruttando gli uno-due con i centrocampisti: Andrea Bandini è un classe 1994 di cui si è parlato poco ma già segnalato dalle parti di Interello, trafila nerazzurra e ora il momento dell'esplosione. A destra è piaciuto tantissimo. Così come tanto è piaciuto con la maglia numero 3 sulle spalle Rodrigo Alborno, il paraguaiano arrivato dal Libertad Asuncion che ha compiuto 18 anni in agosto ma gioca già con la serenità di chi ha fatto la Libertadores spesso e volentieri giocando da titolare. Buon passo e cross potenti e tesi, autentiche staffilate, Rorro superata la fase di timidezza iniziale si è fatto assolutamente apprezzare. Stramaccioni lo ha schierato come terzino sinistro di spinta, lui su quella corsìa mancina sa fare tutto: Gasperini osserva con attenzione.

CENTROCAMPO - Non è una novità invece Andrea Romanò, che insieme a Alfred Duncan e Lorenzo Crisetig ha composto la mediana nerazzurra. Solita intensità e qualità per Andrea, bellissima scoperta invece il ghanese Duncan: classe 1993, una traversa, un assist ma anche tantissimo 'lavoro sporco', inserimenti, una sorta di Joel Obi più tecnico ma ancora da formare fisicamente. Ne sentiremo parlare. Per Lorenzo Crisetig invece ormai parla il curriculum: nonostante sia anch'egli un '93 è all'anno della consacrazione, ma fa già parte del giro dell'Under 21 dove Ciro Ferrara lo ha convocato più volte ed è la mente della squadra di Stramaccioni. E' ancora giovanissimo eppure c'è odore di esplosione per Lorenzo. E' entrato e ha segnato invece Diego Mella, un altro '93 proveniente dagli Allievi che ha sorpreso tutti: un peperino, un ottimo asso nella manica per Stramaccioni.

ATTACCO - Un mostro sacro come Simone Dell'Agnello è partito per farsi definitivamente le ossa, e la sua eredità peserebbe per chiunque. Non per Samuele Longo, già ampiamente inserito nel giro dell'Under 20 e attaccante di movimento che Gasperini apprezza non poco. A Pinzolo se l'è portato dietro per farlo maturare ancora, lui ha risposto a suon di gol. E' andato in rete anche oggi contro il Cittadella con un avvitamento da bomber vero, Samuele - classe 1992 - è pronto a mettersi la squadra sulle spalle e fare il salto di qualità. Salto di qualità che sta compiendo per gradi ma a suon di magìe Daniel Bessa. Talento brasiliano nativo di San Paolo, è un elemento di classe allo stato puro: oggi ha fatto impazzire il Cittadella con dribbling, veroniche e un assist-pallonetto a Longo da urlo. Indubbiamente l'elemento più tecnico e qualitativo a disposizione di Stramaccioni, per caratteristiche nell'idea di gioco offensivo che ha Gasperini potrebbe presto calcare il terreno di gioco di San Siro. Insomma, quel 10 sulle spalle pare fatto apposta. Ora però deve pensare per il suo bene esclusivamente a far carburare questa Primavera di cui è colonna portante. Dulcis in fundo, c'è Giovanni Terrani: numero 7, esordio con la Primavera dopo l'avventura con gli Allievi dove aveva dato sentori della sua qualità e subito gol. E tantissimo altro: corre, dribbla, un attaccante esterno di movimento che ha fiuto per la rete e che sta facendo passi da gigante. Stramaccioni lo ha apprezzato da subito, lui ha ripagato sul campo. Avanti ragazzi, è solo l'inizio...

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Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 10 settembre 2011 alle 19:45
Autore: Fabrizio Romano
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