Dimenticare la Lazio e ripartire da Empoli. Chissà se la sosta natalizia avrà fatto bene all'Inter, che aveva chiuso l'anno con una sorprendente sconfitta casalinga. Battuta sul campo e riempita di polemiche post-gara, la squadra di Mancini ha rispedito al mittente ogni accusa e si è catapultata a Doha a ridosso del Capodanno, per preparare nel clima gradevole la trasferta odierna. Solo il risultato finale del Castellani restituirà l'esatto polso della situazione, in un match dalle mille insidie.

LA TATTICA – Mancini lo sa e allora non intende lasciare nulla al caso. Il ko con la Lazo è stato per lo più addebitato alla mancanza di concentrazione nella prima fase dell'incontro e allora stasera il tecnico nerazzurro vorrà vedere un'Inter rinnovata nello spirito e nelle gambe. Gli spifferi da Appiano Gentile raccontano di un'idea di 4-3-3, con qualche ballottaggio as usual. Sicuri titolari saranno Handanovic, Miranda, Murillo e Medel. Stavolta non ci fidiamo del Mancio, che aveva buggerato tutti nella conferenza pre-Lazio sul nome di Brozovic: Ljajic è stato dato tra gli undici di partenza, molto probabilmente sarà così, ma restano forti anche le tentazioni Biabiany e Jovetic, con Perisic e Icardi più avanti nelle gerarchie. Dietro, D'Ambrosio per ora è in vantaggio sul resto della concorrenza, mentre in mezzo Brozovic, Kondogbia e Guarin si giocano due maglie. Assenti Vidic e lo squalificato Felipe Melo.

GLI AVVERSARI – Giampaolo è un cuore nerazzurro, ma di certo non sarà tenero contro la sua squadra tifata fin da bambino. L'allenatore abruzzese perde Tonelli, che non recupera: al suo posto Barba. Per il resto, tutto come da copione. Rombo con Paredes e Saponara ai due vertici più Zielinski e Buchel, mentre in attacco spazio all'affiatato tandem Maccarone-Pucciarelli. Panchina per l'ex Livaja. I toscani arrivano all'impegno odierno dopo quattro successi di fila: un ruolino di marcia che la dice lunga sul coefficiente di difficoltà della trasferta del Castellani.

DOVE COLPIRE – La forza dell'Empoli è sicuramente il gruppo, il fatto di remare tutti dalla stessa parte e il gioco praticato a memoria. Molti si aspettavano un calo dopo l'addio di Sarri, Rugani, Valdifiori, Hysaj e Vecino, e invece Giampaolo sta facendo molto meglio rispetto alla passata stagione. Reparti stretti, capacità di pressare e di ripartire, giocate di alto livello tecnico. Spesso, la pecca dei toscani si è rivelata quella di non riuscire a tenere lo stesso ritmo per tutta la gara, e allora l'Inter dovrà approfittare proprio di questo calo fisico che fin qui è stato una costante. Non a caso, sono svariate le gare in cui si sono fatti rimontare dopo una partenza sprint.

OCCHI PUNTATI SU... – Ljajic. Mancini ha confessato: il serbo sarà titolare. Altamente probabile. E allora proprio nell'ex romanista risiedono le più grandi aspettative del primo match del 2016. Lui ha i colpi per far saltare il banco e sempre lui - come dimostrato pure nel test col PSG - ha anche l'abnegazione per equilibrare tatticamente la squadra. Della sua classe tutti sanno, ma l'Empoli giocherà a rombo e se Medel dovrà occuparsi di Saponara qualcun altro dovrà disturbare l'inizio azione. Adem, alternandosi con i compagni di reparto, potrebbe essere deputato quindi al doppio compito: roompere e creare. Ljajic on fire.

 

PROBABILI FORMAZIONI:

EMPOLI (4-3-1-2): Skorupski; Laurini, Barba, Costa, Mario Rui; Zielinski, Paredes, Buchel; Saponara; Maccarone, Pucciarelli.
Panchina: Pugliesi, Pelagotti, Zambelli, Camporese, Bittante, Ronaldo, Dioussé, Maiello, Croce, Krunic, Piu, Livaja.
Allenatore: Giampaolo.
Squalificati: nessuno.
Indisponibili: Mchedlidze, Tonelli.

INTER (4-3-3): Handanovic; D'Ambrosio, Miranda, Murillo, Telles; Brozovic, Medel, Kondogbia; Perisic, Icardi, Ljajic.
Panchina: Carrizo, Ranocchia, Juan Jesus, Montoya, Nagatomo, Santon, Gnoukouri, Guarin, Biabiany, Palacio, Jovetic, Manaj.
Allenatore: Mancini.
Squalificati: Felipe Melo (3).
Indisponibili: Vidic.

ARBITRO: Celi.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 06 gennaio 2016 alle 08:14
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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