Ranieri, fino a giugno, non è in discussione. La società non considera l'allenatore il colpevole della crisi delle ultime partite e spera che ci possa essere una rinascita, come ci fu nelle sette vittorie consecutive. Ma in estate si pensa a un nuovo progetto con un nuovo allenatore, anche se per ora sono solo ipotesi. Tra i tanti nomi, ce n'è uno che prende corpo giorno dopo giorno: Andre Villas-Boas.

La clamorosa voce è lanciata dalle pagine de La Gazzetta dello Sport da Pinto da Costa, presidente del Porto in carica, in merito al futuro di André Villas-Boas. Il numero uno dei Dragoes, sapendo che al Chelsea la situazione dello Special Two è tutt'altro che rosea e conoscendolo bene per via del passato al Porto, ha svelato un retroscena: "Se Villas-Boas andrà via dal Chelsea, sarà sicuramente il prossimo allenatore dell'Inter", ha affermato da Costa. Un'indiscrezione che segue alle parole dell'esperto Ernesto Bronzetti, che aveva garantito che Moratti è innamorato di AVB.

La situazione del portoghese a Londra è in bilico. Decisiva per Villas-Boas sarà la Champions, perché in campionato è tagliato fuori dalla lotta per il titolo. Viste le ultime sconfitte, anche il quarto posto è in forte dubbio. Un'eliminazione agli ottavi contro il Napoli farebbe saltare subito la panchina. Ma anche in caso Abramovich decidesse di tenerlo fino al termine della stagione, senza il quarto posto (e l'accesso alla Champions) Villas-Boas sarà esonerato. E allora l'Inter avrebbe il via libera.

"Al Chelsea André sta facendo bene, si è qualificato agli ottavi di finale della Champions League, sta giocando tutte le competizioni. Avrà successo con i Blues, perché il suo contratto non è solo di un anno. Deve avere tempo per plasmare la sua squadra e non può farlo mentre ci sono calciatori, che come si dice, si scambiano sms con Mourinho. Abramovich è cosciente di questo", aggiunge Da Costa. "Mourinho resterà al Real Madrid nella prossima stagione. L'unica cosa che potrebbe fare cadere Villas-Boas sarebbe se lui non dovesse ottenere la qualificazione per la Champions. Se vai via del Chelsea sarà il prossimo allenatore dell'Inter", afferma sicuro il numero uno del Porto. "Penso che avrà successo sia al Chelsea che all'Inter, ma Villas-Boas ha il profilo giusto per allenare l'Inter. Un giorno ho detto la stessa cosa a Mourinho. Dopo la partita di Champions contro lo United nel 2004, il Liverpool è stata la prima squadra ad interessarsi a lui. All'epoca, eravamo in ritiro a Porto e dissi a Mourinho: "Se lascia il Porto, il club giusto per lei è l'Inter. E' il club più adatto al suo profilo, carattere e immagine. E lui mi disse di no, che non pensava a nulla. Logicamente era concentrato sul Porto, ma aveva già in testa l'Inghilterra".

Inter sì, Milan no. "È il concetto che uno ha delle società e delle persone. L'Inter e il Milan sono due club grandissimi, comparabili, ma molto diversi. Dissi a Mourinho che mi sarebbe piaciuto vederlo all'Inter, oggi dico la stessa cosa a Villas-Boas. Ha tutte le condizioni per trionfare sulla panchina nerazzurra. Non ci speravo che qualche club pagasse i 15 milioni. Il Porto è per i calciatori e per gli allenatori un trampolino di lancio. Per questo, ho creato le clausole di rescissione pure per gli allenatori. Dall'Inter non c'era mai stato nessun vero interesse, poi è arrivato il Chelsea e voleva uno sconto, ma nemmeno per 14,9 milioni lo avrei ceduto. Abbiamo perso l'allenatore, ma abbiamo ricavato 15 milioni di euro".

Infine su Fredy Guarin, da Costa si sbilancia così: "Guarin è un grande calciatore, potrà fare bene all'Inter. In questo momento non sarebbe stato titolare al Porto e ci sono calciatori che non riescono ad accettare la panchina. Il problema di Guarin è che la sua carriera viene gestita male dal suo procuratore: mentre questi gli diceva che mancavano pochi dettagli per chiudere con la Juventus - che non ci aveva mai chiesto niente del calciatore -, un procuratore di nostra fiducia, Isidoro Gimenez, era a Milano a parlare con Branca".

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 14 febbraio 2012 alle 00:11
Autore: Fabrizio Romano
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