David Pizarro non ci gira attorno e alla Gazzetta dello Sport spiega: "In Cile ho trovato una realtà calcistica del tutto diversa da come mi aspettavo. E’ l’intero sistema che non funziona: abbiamo vinto la Copa America, ci sono stadi nuovi meravigliosi con squadre seguite da 300 spettatori. I club si disinteressano di tutto, tanto sanno di poter andare avanti grazie ai soldi delle tv. Io sono tornato per amore del mio Paese, non per scappare dall’Italia: è stata una mazzata. La nazionale non è riuscita a fare da spinta e le nuove generazioni sono senza talento. Ecco perché vorrei tornare in Italia. Subito, già a gennaio. Francamente: mi sentirei pronto anche per una big". 

La Roma è una delle squadre che gioca a pallone. In programma c’è Inter-Roma, per lei è sfida da doppio ex: dove la porta il cuore? 
"Alla Roma. E’ la squadra che più mi è rimasta nel cuore e la città dove vorrei tornare a vivere. E’ bello pensare che questa è una sfida che vale il primato. Prevedo un due a uno per i giallorossi e prevedo lo scudetto. L’Inter non mi convince".

All’Inter non la legano buoni ricordi? 
"Certo che sì. Inter per me vuol dire Facchetti e Moratti. Facchetti è stato importantissimo per la mia carriera, mi ha trattato come un figlio. E Moratti è un gran signore, un numero uno. Mi spiace che il club sia finito in mani straniere, mi spiace in generale che questo accada anche in Italia".

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 31 ottobre 2015 alle 11:10 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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