Sul tetto del Mondo. Paulinho ha alzato la Coppa con il suo Corinthians, ha mandato in delirio il popolo brasiliano arrivato in Giappone e si gode un momento davvero magico. Alla fine, ha avuto ragione lui: il no all'Inter in estate per sognare il Mondiale. E l'ha vinto. Proprio davanti agli occhi di Rafa Benitez e del suo squallido Chelsea, sbiadito e poco attraente. I Blues come il Paris Saint-Germain e il Manchester City sono tra le squadre che lo seguono con insistenza e lo vogliono, Paulinho però ha una sorta di 'patto morale' con l'Inter.

Una stretta di mano arrivata la scorsa estate, perché l'Inter per gennaio vorrà provare ad assicurarselo in ogni modo, avendo già anche un'intesa economica col giocatore. E la vittoria del Mondiale non può essere che un assist. Perché Paulinho a questo punto ha vinto tutto con il Corinthians, dalla Libertadores riportata a casa dopo anni e anni fino al tetto del Mondo. E adesso gennaio diventa il mese più interessante, perché con la proposta giusta il centrocampista brasiliano partirà. Alla dirigenza del Corinthians ha già chiarito che in caso contrario è disposto tranquillamente a rimanere ancora, perché idolo dei tifosi e pronto a giocare nel nuovo stadio del Timao. Ma se arriverà l'offerta concreta e soddisfacente, allora, l'Europa sarà la sua destinazione.

E l'Inter? Dopo il Mondiale, appunto, è ancor più serena. Perché sa che Paulinho è ben disposto a salutare il Brasile con tutti i trofei ormai in bacheca. E soprattutto, perché il prezzo non si alza: c'è una clausola da 15 milioni di euro, dunque l'unico ostacolo è la concorrenza sempre più ingolosita. Nella prossima settimana, Branca e Ausilio organizzeranno un primo summit di mercato, con i pareri naturalmente di Stramaccioni e del presidente Moratti. Un incontro importante per definire le strategie. E un'eventuale missione in Brasile per prendere Paulinho. Da cosa dipenderà? Anche e soprattutto da Wesley Sneijder, perché se il Corinthians non vorrà fare sconti su quei 15 milioni - e sarà ancora meno disposto dopo un Mondiale vinto -, allora servirà denaro fresco. Sperando che nessuno si inserisca concretamente e volendo tenere fede a quel patto morale. Perché Paulinho non deve essere un Lucas-bis...

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 16 dicembre 2012 alle 15:23
Autore: Fabrizio Romano / Twitter: @FabRomano21
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