"Onestamente sono preoccupato dagli ultimi sviluppi societari dell'Inter. Già leggere che si fatica a pagare gli stipendi crea preoccupazione, sapendo che entrate non ce ne sono e che con scadenze vicine, e l'atteggiamento politico della Cina diventa difficile trovare una soluzione. Quando un compratore sa che c'è urgenza di vendere gioca molto al ribasso". Lo ha detto Ernesto Paolillo, ex amministratore delegato nerazzurro, parlando a TMW Radio. 

Perché la Cina ha fatto quest'inversione in così poco tempo?
"Alla base c'è sempre il danno del Covid. Ok che la Cina ha un Pil importante, ma hanno sofferto tantissimo rispetto al normale andamento. In una situazione così hanno tagliato investimenti e spese che di impatti diretti in Cina non ne portano, come quelle all'estero".

I calciatori dovranno tagliarsi gli stipendi?
"Assolutamente. Se le parti non si siedono a un tavolo, non risolveranno il problema. Nel calcio comunque ci sono differenze fiscali tra un Paese e l'altro, che permettono di portare via quelli in cui c'è una tassazione più alta. Ecco perché c'è stata una corsa al rialzo degli stipendi, ma penso che arriveremo ad un grande ridimensionamento dell'Italia in quanto a competitività calcistica: dovremo rinunciare a certi ingaggi, che in Italia non potremo più pagare. Ci sono società sull'orlo del fallimento, ad un passo dai libri in tribunale: solo in Serie A si supera la decina".

Ci sono carenze normative nella regolazione delle plusvalenze?
"Le plusvalenze sane sono quelle che nascono dall'aver cresciuto un giovane nel vivaio ed averlo lanciato, ma quando ci si scambia giocatori dando reciprocamente un valore che è quello che si crede, beh, si va al di fuori delle regole etiche e pure finanziarie. Sono problemi seri, che andrebbero discussi e non tollerati. Così come l'Uefa a suo tempo provò a limitare indebitamenti e fallimenti col Fair Play Finanziario, oggi ci vuole una discussione tra federazioni e leghe. Anche mettendo nuovi regolamenti: mi sembra però che il problema non venga nemmeno affrontato, non se ne parla".

 Quale squadra le piace in Serie A?
"Sono onesto, mi piace molto l'Atalanta ma anche il Milan...".

Detto da un interista...
"
Beh, è così. Se si parla di spettacolo, va detto. Quest'anno invece la Lazio mi piace un po' meno per continuità".

Spariranno le proprietà italiane?
"Penso di sì. Un po' perché la situazione economica italiana porta gli imprenditori a permettersi meno il lusso di gestire un club di calcio, e un po' perché certe situazioni obbligano a vendere. Arrivano i fondi esteri, che però hanno un'altra mentalità, non legata ad antifone, colori ed interessi campanilistici".

Inter e Milan riusciranno a dotarsi del nuovo stadio?
"Il Milan ha bisogno di sapere se l'altra squadra è disposta a fare certe spese. Vedendo oggi che c'è fatica a pagare gli stipendi arretrati, non oso pensare a che programmi si possano fare sulla costruzione dello stadio". 

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 03 febbraio 2021 alle 19:56
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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