Chiamala fortuna, chiamala istinto o più semplicemente capacità di leggere la partita come pochi, sta di fatto che Mourinho è riuscito a recuperare una partita che sembrava persa, azzeccando tutti i cambi e riuscendo a dare nuovi stimoli alla squadra alla fine di un primo tempo disastroso chiusosi sul 2-0 per la Roma. Finisce quindi 3-3 la supersfida di San Siro tra Inter e Roma, una partita bellissima, forse un po’ meno per l’Inter che nel primo tempo resta con la testa negli spogliatoi, dove si trova davvero Ibrahimovic fermatosi per un problema fisico; una partita ricca di capovolgimenti di scena che l’Inter ha rischiato seriamente di perdere dopo un primo tempo pessimo condito da tanta imprecisione e poca incisività in attacco, ma che ha saputo riacciuffare anche con la Roma in vantaggio 3-1.
Partita caratterizzata da due importanti forfait arrivati proprio pochi minuti prima del fischio d’inizio: Ibrahimovic, nel riscaldamento, ha accusato un dolore e Mourinho ha preferito tenerlo a riposo inserendo al suo posto Mario Balotelli; nella Roma Totti alla fine non ce l’ha fatta, costringendo Spalletti a cambiare addirittura la distinta già data per ufficiale: al suo posto Pizarro e gara che perde subito due dei suoi principali interpreti. Prosegue, invece, il periodo negativo per Materazzi: neanche l’assenza di Samuel gli è valso il posto in squadra, al suo posto il tecnico inserisce Burdisso a far coppia centrale con Cordoba. Da anche l’inserimento di Maxwell a centrocampo al posto di Muntari. Pronti via e la Roma è subito pericolosa: al 1’ Baptista viene steso al limite dell’area, lui stesso va alla battuta del calcio di punizione, palla deviata sopra la traversa da Julio Cesar. Al 4’ Zanetti prova a dare la carica ai suoi con un tiro secco scoccato dalla trequarti, Doni è attento e blocca centralmente. Partita viva e ricca di capovolgimenti di fronte: al 6’ Motta crossa in area, Burdisso respinge di testa proprio sui piedi di Brighi che prova il tiro di prima, palla fuori di poco. Al 14’ spettacolare scambio Santon-Maxwell, con quest’ultimo che in spaccata non riesce a inquadrare la porta. Al 22’ la Roma passa: cross dalla destra di Motta e colpo di testa in avvitamento di De Rossi che non lascia scampo a Julio Cesar, palla prima sul palo interno e poi in rete. La coppia offensiva Adriano-Balotelli, purtroppo, non crea mai grossi pericoli dalle parti di Doni, se ci si mette anche qualche passaggio impreciso da parte dei nerazzurri, per la Roma diventa un piacere andare in contropiede negli spazi con rapidi scambi ravvicinati.
Maicon spesso si perde gli inserimenti di Riise, prima l’esterno giallorosso va al cross ma non trova nessuno pronto ad approfittarne, un minuto dopo, al 30’, Riise fa allora tutto da solo, entra in area dalla sinistra e da posizione impossibile, sulla linea del fondo, beffa Julio Cesar con un maligno tocco rasoterra che si infila sotto le gambe del portiere e finisce docilmente in rete. Inter in bambola. Al 32’ Vucinic servito dalla destra elude l’intervento di un avversario e si presenta a tu per tu con Julio Cesar, tocco di esterno destro di poco fuori. Nell’azione i due si scontrano e restano a terra doloranti, per riprendersi però poco dopo. Inter stordita che non riesce a reagire e per la Roma è facile controllare il risultato, senza rinunciare ad attaccare, fino alla fine del primo tempo che si chiude con gli ospiti in vantaggio 2-0 e tra i sonori fischi di San Siro.
Nella ripresa Mourinho prova a cambiare le carte in tavola e inserisce Figo per Maxwell e Vieira per Burdisso. Squadra ridisegnata con Cambiasso arretrato in posizione di difensore centrale, Vieira nella posizione che era di Cambiasso, Balotelli largo a sinistra, Figo a destra e Adriano punta avanzata. I cambi portano i frutti sperati tant’è vero che al 5’ Balotelli riapre la partita: lancio per Adriano che difende bene la sfera, vede l’inserimento da sinistra di Balotelli e lo serve, piattone immediato che non lascia scampo a Doni, 2-1. L’Inter sembra rinata, gioca meglio, ma quando meno te l’aspetti la Roma trova il terzo gol: minuto 11, Vucinic porta palla centralmente, Baptista con un gran dribbling riceve palla e si smarca, viene messo giù ma la sfera finisce a Brighi che si inserisce e si presenta a tu per tu con Julio Cesar, infilandolo con un preciso diagonale. Ma la partita non finisce mai di stupire e l’Inter al 17’ trova, ancora con Balotelli, il guizzo per accorciare ancora le distanze: il giovane attaccante entra in area dalla sinistra, serie di dribbling, viene affrontato da un paio di difensori e steso in area, per l’arbitro è rigore. Lo stesso Balotelli si presenta dagli undici metri ed è freddissimo a spiazzare Doni per il 2-3, zittendo con il dito i tifosi romanisti che lo stavano beccando. L’Inter insiste e due minuti dopo Figo va al cross dalla destra, Balotelli non ci arriva di testa, palla a Stankovic che spara altissimo. Minuto 20, Pizarro pesca l’inserimento di Vucinic in area interista, la posizione è regolare ma il suo colpo di testa finisce docile tra le braccia del portiere nerazzurro. La partita ora è bellissima e non si tiene il conto delle azioni da una parte e dall’altra; Balotelli ci prova in sforbiciata, palla alta. Alla mezz’ora il primo cambio della Roma, esce Vucinic ed entra Menez. Dall’altra parte Mourinho si gioca tutte le carte per pareggiare e manda in campo anche Crespo per Stankovic, viene arretrato Figo a centrocampo. Sarà la fortuna, sarà che è davvero un genio, ma ancora una volta le scelte di Mourinho si rivelano azzeccate perché proprio “Valdanito”, pochi secondi dopo il suo ingresso in campo, di testa trova il gol del 3-3. E San Siro esplode di gioia. E a dieci minuti dal termine c’è ancora il tempo di cercare la vittoria. La Roma però si rifà sotto a cinque minuti dalla fine con una velenosa punizione di Riise alzata in angolo d’istinto da Julio Cesar. Ma l’azione più clamorosa capita al 90’ sui piedi di De Rossi che porta palla benissimo in area ma davanti a Julio Cesar spara incredibilmente fuori. Forcing finale della Roma ma non c’è più tempo, l’Inter deve accontentarsi di un punto che le consente di restare comunque a +7 sulla Juve e soprattutto con la consapevolezza di saper tirare fuori l’orgoglio e gli attributi anche nei momenti di difficoltà. E alla fine sono applausi per tutti.
INTER-ROMA 3-3 (0-2)
MARCATORI: De Rossi (R) al 23’ e Riise (R) al 30 p.t.; Balotelli (I) al 5’ , Brighi (R) all’11’, Balotelli su rigore al 18', Crespo (I) al 34’ s.t.
INTER (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Burdisso (Figo dal 1’ s.t.), Cordoba, Santon; Zanetti, Cambiasso, Maxwell (Vieira dal 1’ s.t.); Stankovic (Crespo dal 32’ s.t.); Adriano, Balotelli. (Toldo, Materazzi, Mancini). All. Mourinho.
ROMA (4-2-3-1): Doni; Motta, Mexes, Panucci, Riise; De Rossi, Pizarro; Taddei, Brighi, Vucinic (Menez dal 30’ s.t.); Baptista. (Artur, Diamoutene, Cicinho, Filipe, Malomo, Montella). All. Spalletti.
ARBITRO: Rizzoli (Copelli-Stagnoli/Pierpaoli)
NOTE: serata piovosa, campo pesante; spettatori 51.497 (incasso di 1.258.081 euro); ammoniti Zanetti (I) e Pizarro ( R ) per c.n.r., De Rossi (R), Stankovic (I), Riise (R), Vieira (I) per gioco scorretto; angoli 3-4; recuperi 1’ p.t., 3’ s.t.
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