Giornata importante per il nuovo San Siro che hanno in mente Inter e Milan. Nella giornata di oggi si è svolto a Palazzo Marino un nuovo incontro sul progetto dei due club, con i colloqui che hanno avuto un esito positivo: le parti hanno di fatto raggiunto l'accordo sulla base di una riduzione delle volumetrie. Presenti al summit il presidente del Milan Paolo Scaroni, l'ad dell'Inter Alessandro Antonello e gli assessori comunali Pierfrancesco Maran (Urbanistica) e Roberta Guaineri (Sport).

IL COMUNICATO - "FC Internazionale Milano e AC Milan, a seguito dell’incontro odierno con i rappresentati del Comune di Milano, comunicano che sono stati fatti significativi passi avanti nella messa a punto del progetto presentato dai Club per la rifunzionalizzazione dell’attuale impianto Giuseppe Meazza e la creazione di uno Sports and Entertainment District a San Siro con un ridotto indice volumetrico equivalente a 145 mila mq - si legge nel comunicato ufficiale di conferma del club nerazzurro -. Questa proposta è stata concepita al fine di dare attuazione alle indicazioni del Consiglio e della Giunta Comunale e mantenendo la sostenibilità tecnica ed economico-finanziaria per un nuovo stadio e un distretto sportivo di assoluta avanguardia internazionale. Comune di Milano, FC Internazionale Milano e AC Milan ritengono di fondamentale importanza, soprattutto nell’attuale contesto, poter avviare a Milano un progetto che genererà un incremento occupazionale stimato tra 3.000 e 3.500 posti di lavoro e migliorerà un’importante area urbana, diventando una straordinaria opportunità per la Città di Milano e per il calcio italiano.

La Delibera di Giunta Comunale n. 1905 dell’8 novembre 2019 ha già riconosciuto il pubblico interesse alla proposta presentata da FC Internazionale Milano e AC Milan relativa alla valorizzazione dell’ambito San Siro. Tale atto è però subordinato a una serie di condizioni, in merito alle quali, durante i precedenti incontri, gli Enti preposti e i rappresentanti dei Club hanno precisato e verificato il perimetro di ottemperanza, compiendo un percorso di condivisione e confronto che ha meglio definito e migliorato il progetto.

Per quanto riguarda la richiesta di rifunzionalizzazione dello stadio Meazza, i Club hanno delineato sviluppi progettuali che prevedono il mantenimento di elementi dell’attuale impianto nel nuovo distretto, che avrà vocazione prevalentemente sportiva e di intrattenimento e sarà dunque a beneficio della cittadinanza. Un intervento di rigenerazione urbanistica a connotazione sportiva, fruibile 365 giorni all'anno, dedicato anche agli sport di base, un “hub” culturale e innovativo per le nuove generazioni, all'avanguardia per impatto ambientale, inclusività e sostenibilità; un centro di aggregazione sicuro, aperto alle attività sociali e ricreative del quartiere. Molte delle attività previste nel progetto (tra cui anche un percorso per il jogging, una pista ciclabile, una palestra all’aperto, uno “skateboard park”, una parete da arrampicata, una zip line, il museo dello sport) saranno gratuite o convenzionate con il Comune di Milano, a favore di cittadini, residenti, associazioni e organizzazioni culturali locali, oltre che delle scuole e delle strutture sanitarie della zona. Tali attività sportive, ricreative e culturali saranno localizzate sia all’aperto sia all’interno di spazi riqualificati e l’area pedonale aperta alla comunità sarà pari a circa 220.000 mq, di cui almeno 106.000 mq di aree verdi (il doppio rispetto agli attuali 56.000 mq).

Infine, lo studio di fattibilità aggiornato prevederà una significativa riduzione delle volumetrie accessorie sia rispetto alla proposta iniziale, sia rispetto a quella di rifunzionalizzazione dello stadio Meazza prospettata nell'aprile 2020. Il costo della rifunzionalizzazione del Meazza, pari a circa 74 milioni di euro secondo la stima delle squadre, porterebbe a un indice edificatorio massimo di 0,51 mq/mq, equivalente a 145 mila mq di SL. Resta ovviamente inteso che la concessione di eventuali volumetrie in eccesso rispetto all’indice attualmente previsto dal Piano del Governo del Territorio (PGT) e pari a 0,35 mq/mq e l’approvazione degli ulteriori contenuti urbanistici ed edilizi resta soggetta alle decisioni degli organi istituzionali competenti, come previsto dal procedimento in corso. In ogni caso la proposta di rifunzionalizzazione dovrà essere ricompresa nel piano economico finanziario anche rispetto all’obiettivo del raggiungimento dell’equilibrio dell’intervento.

Come richiesto dalla Delibera, i Club presenteranno l’integrazione dello studio di fattibilità e il nuovo piano economico finanziario del progetto per la conclusione del procedimento relativo alla dichiarazione di pubblico interesse". 

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Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 23 giugno 2020 alle 20:27 / Fonte: Inter.it
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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