Mourinho è sicuro, "Se domani con la Lazio giocheremo come abbiamo fatto a Pechino ad agosto in Supercoppa vinceremo. Questo perché, quando si gioca così bene, spesso si vince anche. Non sempre chiaro, a Pechino abbiamo giocato benissimo ma abbiamo perso, il calcio è così. Abbiamo la possibilità di vincere - ha detto nella conferenza pre Inter-Lazio - e vinceremo, anche perché non facciamo mai due flop di seguito. La Lazio è una squadra che vale molto di più dei punti che ha attualmente in classifica, che è scesa in campo come noi a metà settimana, ma lo ha fatto con giocatori che domani non saranno in campo, mentre l'Inter avrà gli stessi interpreti della gara disputata mercoledì sera contro il Livorno. Rispettiamo la Lazio, certo, ma vogliamo vincere: siamo preparati per farlo, abbiamo lavorato poco è vero, ma lo siamo. Non avremo a disposizione Sneijder perchè è squalificato, ma anche questo fa parte del calcio, anche i nosti avversari non avranno un giocatore importante come Zarate".

Il tecnico si concentra poi sui sorteggi di Champions League, il discorso non poteva non cadere sul Chelsea, la sua grande ex che affronterà il 24 febbraio: "Non ho nulla da dire perchè mancano più di due mesi alla prima partita di Champions e comunque qualsiasi cosa dicessi avrebbe poco o nulla di particolare. Si tratta della mia ex squadra, dei miei ex giocatori, dei miei ex tifosi, del mio ex stadio, ma appunto sono tutti ex e come professionista guardo la partita a nulla di diverso che sia il Manchester, il Chelsea o qualsiasi altra squadra. Tutti ex ma io ora alleno l'Inter e penso solo all'Inter. Ora voglio che la mia squadra sia concentrata sulla gara della Lazio prima della sosta, poi ci saranno altre partite prima di questa, il Chelsea quando arriva, arriva".

Un appunto anche sull'arbitro della gara: "Con Orsato sono stato spesso squalificato e quindi in coppa Italia non ho voluto rischiare restando sempre seduto in panchina, ma domani farò il mio mestiere come sempre, ma comunque con rispetto verso l'arbitro. Di certo dobbiamo stare attenti alle proteste in campo perché non sempre c'è uniformità di giudizio, anche dalla panchina a volte vedo che ai miei colleghi vengono fatte passare cose che a me non vengono concesse".
Infine su Lucio e sul suo errore a Bergamo: "Lui fa anche tante cose buone e quell'errore non mina la mia fiducia in lui, domani ci sarà".

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 19 dicembre 2009 alle 13:39
Autore: Domenico Fabbricini
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