Soddisfattissimo Mourinho di aver vinto in quello che per anni è stato il suo stadio teatro delle sue vittorie. Stringe mani a tutti, ad Ancelotti e a Moratti, e spiega: "E’ un grande momento per la squadra, per l’Inter e per tutti i giocatori che anno dopo anno facevano fatica a superare questo punto della Champions League. Una qualificazione ottenuta non con fortuna, difesa estrema o gioco brutto dell’avversario, ma frutto di una prestazione incredibile. Squadra perfetta dal primo all’ultimo giocatore. Una partita che porta l’Inter ai quarti di finale da dove mancava da diversi anni. Dopo Manchester, Liverpool e Villareal e tante difficoltà, ora abbiamo eliminato il Chelsea battendolo, abbiamo vinto contro una grande squadra due volte. Conoscendo il Chelsea ho realizzato che potevamo osare, ho visto 7 volte l’ultima loro partita in casa, conosco i loro giocatori e sapevo che era impossibile pareggiare giocando in difesa, si poteva farlo giocando invece all’attacco perché il loro gioco è molto prevedibile, gioca sempre allo stesso modo ma è difficile giocarci contro perché ha una dinamica adatta alla qualità dei giocatori. Per questo ho scelto le tre punte più Sneijder.
Emozione? Non ho fatto il bambino educato ma negli spogliatoi ho festeggiato come non mai, la mia squadra è l’Inter, i miei giocatori e i miei tifosi sono interisti, il Chelsea mi è rimasto nel cuore ma ho festeggiato come dovuto. Magari non ho festeggiato tanto sul gol ma qui vinco sempre sia prima col Chelsea sia ora da avversario. Stamford Bridge mi porta sempre bene.

Con Ancelotti sempre massimo rispetto, qualche parola ci può stare ma il rispetto c’è sempre e penso ci sarà sempre. Come da tradizione inglese gli ho portato una bottiglia di vino del mio Paese, lui me ne ha portata una italiana, mi ha invitato nel suo ufficio quindi il rispetto c’è sempre. Anzi non voglio restare l’ultimo che ha vinto il campionato col Chelsea, spero che lo vinca Carlo quest'anno”.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 16 marzo 2010 alle 23:00
Autore: Domenico Fabbricini
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