In una bella intervista rilasciata a Sky Sport, Josè Mourinho ha concesso importanti dichiarazioni, anche sul suo futuro. Ecco le parole del tecnico lusitano, a cominciare dalla stagione attuale: "Mi aspetto di vincere ancora lo scudetto, ma con difficoltà. Finora abbiamo dimostrato di essere la squadra più forte in Italia. La gente dimentica, ma noi abbiamo già fatto cose spettacolari come le vittorie per 4-0 con Roma e Milan oltre ad essere ancora imbattuti a San Siro". Poi, lo 'Special One' si sofferma sul futuro, che sarà a tinte nerazzurre: "Mi fa piacere essere rimasto amico del mio ex presidente (Abramovich, ndr) e un giorno succederà lo stesso con Moratti. Oggi il nostro rapporto è positivo, sincero e onesto. Quando lascerò l'Inter, mi ricorderò di lui per essermi stato sempre vicino. E' un discorso sul futuro perché, al contrario di quello che si dice, sono e resterò l'allenatore dell'Inter. Abbiamo firmato un contratto fino al 2012 con la convinzione di rispettarlo fino in fondo".

Si passa quindi al discorso Champions: "Come sempre la Champions è piena di punti interrogativi, dipende da tante cose. La squadra ha giocato con personalità e senza paura due partite decisive contro la Dynamo Kiev e il Rubin Kazan. Il Chelsea ha una cultura del lavoro, per loro ogni allenamento è come una partita vera e vogliono vincere a prescindere dagli avversari. Per loro giocare contro di me non ha significati particolari e per me vale lo stesso. Nel calcio, per i 90 minuti in cui si scende in campo, non ci sono amici". Poi, Ibrahimovic è partito e sono arrivati Milito ed Eto'o: "Ibra è fortissimo, ha dato tanto a questa squadra e per questo non lo dimentico. Perdere un giocatore così decisivo può sembrare un passo indietro, ma la società ha fatto molto bene acquistando due grandi attaccanti come Eto'o e Milito, che segnano e lavorano per la squadra oltre a comportarsi bene".

Pochi dubbi sulle qualità di Wesley Sneijder: "Sneijder è un giocatore unico nella nostra rosa, la sua qualità è molto importante per noi e grazie a lui possiamo fare un pressing più alto. Forse avremmo perso lo stesso, ma con lui in campo a Barcellona e con la Juve sarebbe andata diversamente". Inoltre Mourinho tratta anche dei due giovani gioielli, Santon e Balotelli: "Che regalo vorrei da Santon e Balotelli? Al primo chiedo di allenarsi come un anno fa, significherebbe che ha capito perché la sua carriera si è un po' fermata e così potrà iniziare la risalita. Da Mario mi aspetto che mi dica di aver già capito tutto e che non ho più bisogno di perdere tempo con lui".  Infine, considerazione sul Natale: "Passerò il Natale in famiglia e con gli amici, pensando anche alle persone care che non ci sono più. Dal punto di vista sportivo mi manca il calcio. In Inghilterra per me era bellissimo giocare questa settimana, con gli stadi pieni di bambini e famiglie in un'atmosfera fantastica".

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 23 dicembre 2009 alle 14:38 / Fonte: Sky Sport
Autore: Fabrizio Romano
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