Prima della conferenza stampa della vigilia di Inter-Catania, Walter Mazzarri risponde alle domande di Ivan Zazzaroni e Fabio Caressa e degli ascoltatori di Radio Deejay nel corso di Deejay Football Club. "Situazione complicata? E' il mio destino, faccio parte di chi si deve sudare tutto, ma le sfide difficili mi piacciono". Ma Mazzarri ha mai pensato alle dimissioni? "Perché, avrei dovuto? Un comandante che crede nel gruppo e vede grande stima di quest'ultimo, specie un gruppo che si affida a me, mi rende contento. Se i ragazzi non mi seguissero lo potrei pensare, ma la mia esperienza insegna che col lavoro e i fatti i ragazzi ti seguono, e lo fanno ancora più all'Inter".

Sulle possibili evoluzioni tattiche studiate per la squadra, Mazzarri ha aggiunto: "Sono idee che ho già portato in passato, certo col mio modulo quando si chiudono le corsie esterne si andava per vie centrali in un certo modo, e questo dipende dai giocatori che hai. Se Alvarez parte da destra e converge può tirare, così come Palacio. Ma sono ragazzi che sanno anche andare sul fondo, Ricky ha fatto molti assist per Guarin da mezz'ala. Ora penso di alternare i moduli a partita in corso, poi se capisco che una squadra ha equilibri ben precisi li mantengo. Sono qui da sei mesi con giocatori nuovi a cui dovevo dare una logica tattica, ci sono tante cose da fare e per questo serve pazienza".

A Mazzarri manca davvero una figura di sostegno in società? "Sono un allenatore la cui carriera è andata a salire, ma sono abituato a gestire le cose e mettere la faccia da solo. Se ci sono personalità e basi di carriera ci si può esporre, io non sento questa mancanza". Glissando a domanda su Mirko Vucinic, Mazzarri spiega: "Non vedo l'ora che finisca, oggi più che mai. Domani abbiamo una gara fondamentale, non voglio sprecare energie". Il tecnico parla invece di Mauro Icardi: "Ha avuto una serie di infortuni pazzesca, due settimane di seguito non l'ho mai avuto. Può diventare un giocatore di grande livello, i numeri li ha. Poi ci vuole che la fortuna lo assista e che non abbia più infortuni, il tempo però è a suo favore".

Molti tifosi auspicano un maggiore impiego della Primavera: "I giovani vanno valorizzati, il mix è giusto. Ma anche con dei risultati negativi siamo quinti, per il primato non si può lottare facendo esordire i ragazzi della Primavera, soprattutto in un grande club come l'Inter". Chiusura sull'autobiografia, 'Il meglio deve ancora venire', scritta con Alessandro Alciato e in uscita il 29 gennaio: "Quando mi è stato proposto, ho riflettuto molto. Questo libro, dove spiego la mia carriera, servirà anche a mio figlio, perché possa dire che suo padre, che gli è stato piuttosto lontano, ha fatto certe cose". 

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 25 gennaio 2014 alle 12:51
Autore: Christian Liotta
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