Difficile non definire Juventus-Inter di domani sera allo 'Stadium' un crocevia della stagione nerazzurra. Contro i primi in classifica servirà la prestazione con la 'p' maiuscola per tornare a Milano con un risultato positivo e ad Appiano Gentile ne sono consapevoli. Proprio all'interno del centro sportivo 'Angelo Moratti' tra poco Roberto Mancini risponderà alle domande dei giornalisti presenti, anticipando i temi della super sfida di Torino. FcInterNews.it vi propone la diretta testuale della conferenza stampa pre-gara.
Cosa vi ha detto Thohir prima di partire?
"La cena con la squadra è normale, era qui e ha partecipato, gli faceva piacere".
Le voci societarie possono influire sulla squadra? Thohir vi ha rassicurati?
"Non credo ci sia bisogno di rassicurare nessuno, lui non l'ha fatto, sono stati incontri normali e si è parlato degli obiettivi come sempre".
Può essere la giornata della svolta?
"Non credo, mancano 13 partite. Però è una partita importante".
Replicabile l'approccio del Bayern nel primo tempo, o magari quello del Bologna?
"Non prendiamo il Bayern come esempio, è una squadra diversa, la partita era diversa. L'Inter potrà portare a casa un risultato positivo giocando bene come in Tim Cup nonostante la sconfitta. Avevamo fatto bene e possiamo fare risultato domani. Così come sempre".
Se vincesse l'Inter vi rilancereste.
"Chiaro che se si pensa ai punti persi in partite in cui non pensavamo andasse così, con una partita come quella di domani si può recuperare. Difficile per noi ma lo sarà anche per loro".
Come puoi aiutare i tuoi giocatori a svoltare?
"L'atteggiamento deve essere positivo, bisogna attaccare più di quanto fatto in coppa Italia. Jovetic si trovava troppo solo, serve coesione tra i reparti. Quel risultato non ci stava, la Juve meritava di vincere ma non così. Serve atteggiamento propositivo e buona difesa".
Mourinho ha detto che a Milano si arriva da professionista e si parte da interista. Tu oggi sembri solo da interista, come si ricrea la matrice che ha portato ai successi?
"Io non sono solo, ho aiuto dalla società. Poi io sono l'allenatore ed è normale. Quando uno decide di allenare sa che quando vince è con tante persone e quando perde è solo. Io non mi sono mai sentito solo, ho sempre avuto l'appoggio di tutti. Per costruire quanto fatto in passato serve tempo, anche allora è servito. A volte bastano 6 mesi, altre volte di più".
All'inizio mancava un undici titolare, oggi la squadra ha punti di riferimento. Cosa è cambiato?
"I giocatori sono gli stessi, il modulo quasi sempre lo stesso, si cambiava il giusto. Così come avviene in tutte le squadre".
Buffon ha detto che all'andata li avreste potuti schiacciare, lo stesso lo ha detto anche Bonucci ieri nei vostri confronti.
"Credo che abbia detto di volerci battere così come vogliamo fare noi, è normale".
C'è rammarico per l'andata?
"Abbiamo fatto entrambe una buona gara. Ma sapevamo che la Juve avesse qualità e che sarebbe rientrata nel gruppo di testa".
Hai mai pensato di adattare un giocatore da mediano basso, come accaduto a Pirlo?
"Pirlo lo ha fatto col tempo, non è successo dalla sera alla mattina. Serve qualcuno predisposto a farlo. Ljajic? Al momento è molto più offensivo, poi per qualità potrebbe farlo ma bisogna lavorarci. Chi detta i tempi deve anche difendere, ci vuole tempo per cambiare ruolo a un giocatore. Se poi uno è bravo tecnicamente può fare molti ruoli. Però ci abbiamo pensato ma serve tempo".
Se la Federazione ti offrisse la panchina della Nazionale?
"Sto bene qui al momento, non è il mio pensiero. Ora penso solo all'Inter e agli obiettivi anche del prossimo anno. Poi in futuro la Nazionale resta una cosa importante ma c'è ancora tempo".
Come si chiude il gap tra Inter e Juve? Col mercato, col lavoro sulla mentalità, mantenendo lo stesso gruppo?
"Si ottiene lavorando su un gruppo, migliorandolo in ogni sessione di mercato perché sono i giocatori a dare qualcosa in più con esperienza e qualità. Quando la Juve andò in B ci mise molti anni per trovare la squadra, passando da moltissimi giocatori. Normale ci voglia tempo, spesso si comprano giocatori che non si adattano. Bisogna lavorare su una base aggiungendo chi può fare la differenza".
C'è una partita contro la Juve che ricordi con piacere oppure uno scontro con Allegri?
"Da giocatori ci siamo affrontati, con la Juve sono sempre state partite belle anche perché si affrontano due squadre importanti".
L'impressione è che il gap sia ancora elevato, pensi si stia riducendo?
"Che la Juve sia la più forte è normale, ha vinto molti campionati come l'Inter dal 2006 al 2011. L'Inter è migliorata molto dall'anno scorso e migliorerà l'anno prossimo. Non siamo distantissimi dalla Juve, credo che piano piano l'Inter riuscirà ad arrivare ai livelli della Juve in poco tempo".
Qual è l'errore da non commettere domani?
"Non prendere gol, la Juve in casa ti crea tante difficoltà, lo stadio li aiuta. Bisogna difendere bene, ma è facile dirlo a parole. Bisogna farlo in campo".
Da spettatore, più contento dei primi 60 minuti o della seconda parte di Juve-Bayern?
"Il 2-2 in casa per come si era messa la partita è un buon risultato. Il Bayern mette in difficoltà chiunque, non solo la Juve che poi ha trovato il gol e ha rischiato anche di vincere. In Europa ci sono squadre importanti, che hanno potenziale economico rispetto alle altre. Il risultato finale è stato giusto, ma credo che il Bayern non abbia avversari quando gioca".
Chi toglierebbe alla Juve per portarlo all'Inter? Cosa pensa di Ranocchia che ha parlato di ambiente negativo con lui all'Inter?
"Non so a cosa si riferisca Andrea, non credo alla squadra. La Juve ha 4-5 giocatori giovani e molto forti, difficile che vengano all'Inter anche se telefonassi loro".
Che Juve si aspetta tatticamente?
"Voi parlate sempre di tattica ma non cambia molto il modulo. Ha il suo sistema di gioco, può variare una o due posizioni. Non dipende dalla Juve il nostro schieramento".
Dybala è un rimpianto?
"Noi abbiamo provato a prenderlo, pensavamo potesse essere un grandissimo giocatore per il futuro. Abbiamo fatto del nostro meglio, quando non prendi i grandi giocatori spiace ma ne arriveranno altri. Dybala sarà un grande giocatore nei prossimi anni".
Allegri schiererà Hernanes, ha in mente come fermare un ex interista? Vorrebbe replicare Stramaccioni allo 'Stadium'?
"Mi piacerebbe vincere per accorciare la classifica. Che giochi Hernanes mi fa piacere, è stato uno dei giocatori più professionali mai conosciuti".
Lo sforzo col Bayern la fa sperare in un calo della Juve nella ripresa? Chi vede meglio tra Fiorentina, Roma e Milan per il terzo posto?
"Vedo meglio l'Inter (ride, ndr). Fiorentina e Roma sono avanti, nelle prossime settimane si capirà come potrà finire. Ci sono tanti punti da qui alla fine, il Milan è dietro ma potrebbe rientrare, ha recuperato punti nelle ultime settimane. Noi ce la giocheremo fino alla fine. Uno sforzo può anche esaltarti, non so ma di certo non sarà facile per loro come per noi".
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