E' un Leonardo tranquillo e soddisfatto quello che si presenta ai microfoni di Sky nel post-partita di Cesena. Una vittoria in rimonta e, per di più, concretizzatasi nei minuti di recupero, il che dimostra ancora una volta il valore del gruppo. Un gruppo che, quando si mette in testa di giocare, resta altamente competitivo.

Ancora una rimonta nel finale. "Era tutto calcolato", scherza Leo. "In realtà, il Cesena era ben chiuso e noi eravamo lenti, soprattutto facevamo fatica a trovare le giuste combinazioni offensive. C'è un po' di fatica per le tante partite giocate, è innegabile. Abbiamo subìto un gol nel momento in cui il Cesena non stava facendo molto, poi è entrato Pazzini e tutto è cambiato".

Esultanza rabbiosa e prolungata: volevate rovinare la festa al Milan? "No, assolutamente. Noi pensiamo a noi. Volevamo mantenere il secondo posto e chiudere il discorso Champions senza passare dai preliminari. Senza dimenticare che dobbiamo lottare anche in Coppa Italia. Era difficile, oggi, soprattutto a livello mentale, ma i ragazzi sono stati grandi".

Scelte tattiche: come mai Milito e il 4-4-2? "C'era l'idea di avere due linee perché non abbiamo avuto Sneijder per piazzarlo in mezzo ad attacco e centrocampo. Avevamo già giocato con Pandev largo e volevamo due attaccanti diversi, con Eto'o più dietro e Milito a dare profondità. Poi Pazzini ha fatto il resto e lìha buttata dentro".

Scudetto: ci credete? "Più che altro dovevamo pensare al discorso Champions. Adesso, però, siamo ancora lì e può succedere di tutto".

Servono nuovi giocatori o il ciclo non è finito? "Credo che non sia questo il momento di fare certi discorsi. Già in gennaio abbiamo avuto nuovi innesti, e tutti importanti visto quanto hanno giocato e quanto hanno dato. Poi, a fine stagione, si penserà a quello che si potrà fare. Il mercato è difficile, bisogna capire bene di cui si ha realmente bisogno, ma c'è tempo. E poi la rosa c'è, è molto competitiva".

Critiche personali: quanto danno fastidio? "Ho solo il rammarico per quella settimana 'maledetta', come ha detto pure il presidente Moratti. Uscire dalla Champions è stato penalizzante al massimo, con lo Schalke una partita atipica. Dopo, la squadra è stata brava a chiudere una serie di risultati negativi. E' un gruppo che arrivava dal Triplete e, nonostante tutto, siamo stati vicini ancora a poter vincere tutto. Poi peccato, ripeto, per quella settimana così".

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 30 aprile 2011 alle 20:09 / Fonte: Sky
Autore: Alessandro Cavasinni
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