L’Inter è campione d’Italia per la 17^ volta nella sua storia, uno scudetto giunto “in poltrona”, nel modo meno probabile alla vigilia, senza neanche scendere in campo, grazie alla sconfitta per 2-1 del Milan a Udine che rende impossibile la rimonta dei rossoneri, rimasti a -7 ma con due sole partite da giocare. Il quarto scudetto consecutivo per i nerazzurri, il primo di Mourinho al suo primo anno in Italia, mai messo in discussione (a parte qualche fantasiosa ipotesi di rimonta da parte di giornali e dirigenti delle squadre dirette inseguitrici), meritato al termine di una stagione, ancora una volta, dominata dall’inizio alla fine. Non traggano in inganno i punti persi dall’Inter nelle ultime 5 giornate: il vantaggio accumulato sulle dirette inseguitrici era tale che perdere un po’ terreno non ha fatto che restituire un pizzico di interesse a questo finale di stagione.
L’Inter è in questo momento la squadra più forte d’Italia, e la partita di domani si trasformerà quindi solo in una giusta passerella per una rosa e un tecnico che scenderanno in campo a San Siro per prendersi l’applauso del proprio pubblico e godere insieme di una grande giornata di festa. Una festa che è già partita, con caroselli, trombette e clacson in giro per la città, che proseguirà senz’altro tutta la notte per prolungarsi fino alla sfida di domani sera contro il Siena.
Da lunedì si comincerà a pensare al futuro, al mercato, all’Europa… ora è solo tempo di festeggiare!
 

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 16 maggio 2009 alle 22:19
Autore: Domenico Fabbricini
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