Lunga e interessantissima intervista rilasciata oggi al media brasiliano Lance dal difensore nerazzurro Juan Jesus, una delle più gradite sorprese della passata stagione. Il centrale verdeoro sembra rientrare anche nei piani del nuovo tecnico Walter Mazzarri, che gli ha affidato le chiavi della difesa interista nonostante la giovane età: "Appena arrivato in Italia ho avuto qualche problema - ha esordito -, ho dovuto reinventare il mio modo di giocare a calcio. Di solito mi baso sulla potenza, però in Italia ho avuto modo di perfezionare i meccanismi difensivi. Penso di poter crescere ancora. La fascia di capitano contro il Real Madrid? E' stato un onore, anche se erano solo amichevoli. Ho sempre dato il massimo sul campo e ho capito rapidamente la mentalità del club. I tifosi dell'Inter queste cose le vedono e le riconoscono. Ho ricevuto due volte la fascia da Chivu e Cambiasso, due pilastri della storia di questa società. Sono felice della riconoscenza del gruppo nei miei confronti, anche se sono consapevole di avere ancora molto da fare".

Sulle pressioni: "L'Inter è in una fase di profondo cambiamento - l'analisi del centrale brasiliano -. E' normale per una squadra che ha vinto tanto. Il club, per la sua storia e la sua grandezza, è obbligato a vincere sempre e tutti i giocatori devono saper reggere la pressione. Abbiamo una squadra esperta e abituata a queste pressioni, non credo ci farà male".

Juan ha poi parlato delle differenze tra l'ex tecnico nerazzurro Andrea Stramaccioni e l'attuale allenatore nerazzurro: "E' presto per parlare di Mazzarri, ma si vede che è un allenatore che sa leggere bene la partita e lavora molto con il gruppo - ha assicurato -. E' difficile parlare di differenze con Stramaccioni. Io gli sono molto grato, mi ha dato una grandissima opportunità e mi ha dato tanta fiducia. Sono sicuro che avrà grande successo come allenatore in un'altra squadra, glielo auguro".

Sulla stagione che comincia domani con l'esordio casalingo contro il Genoa: "Dicono che non partiamo favoriti? Facciamoli parlare... Questo non riduce affatto il peso delle nostre responsabilità. La maglia dell'Inter è molto pesante e noi dobbiamo scendere in campo sempre per provare a conquistare dei titoli".

Sul possibile passaggio di società da Moratti a Thohir: "A noi giocatori certe cose non le dicono ed è giusto così, non ci interessano. Io cerco di esserne coinvolto il meno possibile. Leggiamo quello che scrive la stampa, ma ci limitiamo soltanto a quello".

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 24 agosto 2013 alle 11:08
Autore: Alessandra Stefanelli / Twitter: @Alestefanelli87
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