Mauro Icardi, attaccante riscattato nelle scorse settimane dal Psg che ha versato 50 milioni nelle casse dell'Inter, è il protagonista di una lunga intervista rilasciata a France Football nella quale parla a tutto tondo di quello che è stato il suo primo anno nella capitale francese, con prospettiva anche sulla Champions League. Nelle anticipazioni offerte dall'edizione online del magazine, Icardi parla in primo luogo della convivenza con gli altri due fari dell'attacco parigino, Neymar e Kylian Mbappé: "Le persone possono vederlo diversamente dall'esterno, ma la realtà è completamente diversa. Sappiamo benissimo che tipo di giocatore è Neymar. E quando conosci davvero l'uomo, puoi andare solo d'accordo con lui solo perché è qualcuno che è lontano dalle storie riportate dai media. È un compagno di squadra che non esita a dire le cose in faccia, per assicurarsi che gli altri si sentano bene. È questo stato mentale di cui abbiamo bisogno. I grandi giocatori sono i primi a dare l'esempio. È un ragazzo che è sempre felice e va molto d'accordo con tutti. Ha una vera umiltà. È importante essere naturali perché, alla fine, siamo come una grande famiglia che trascorre quasi ogni giorno insieme. Il suo buon umore ci fa sentire bene ogni giorno. Tutto ciò che ho appena detto su Ney si applica anche a Mbappé. È un ragazzo ancora giovane ma ha già ottenuto grandi risultati. È estremamente maturo per la sua età. Il suo comportamento contribuisce anche alla buona atmosfera che c'è all'interno del gruppo ".

Icardi fa capire che il dato sui pochi palloni toccati non è qualcosa che lo tocca particolarmente: "Non guardo mai le statistiche. C'è solo una cosa che mi interessa, ovvero segnare quando mi arriva il pallone. Se tocco la palla molto o poco, non mi interessa. Frustrante? No, a volte tocco pochi palloni e gioco bene. Anche in Italia per me era così, ero già abituato: sapevo che ad un certo punto un'opportunità per segnare l'avrei avuta. Quindi cerco di rimanere concentrato, qualunque cosa accada. È lo stesso ovunque, lo sento da quando ho iniziato a giocare. Questo è il mio modo vedere il calcio. Finora mi è andata discretamente, quindi non cambierò di certo adesso".  Sul suo rapporto con il tecnico Thomas Tuchel: "In un certo senso mi ha dato le chiavi del Psg, se così posso dire, dandomi immediatamente una possibilità. Entrambi parliamo molto. Mi dice come vede le cose, mi dà molti consigli per migliorare me stesso. Abbiamo un'ottima relazione". Chiosa sulla Champions League: "Mi sono reso conto il giorno del sorteggio che dalla nostra parte del tabellone ci sono squadre che non hanno mai vinto il trofeo, mentre dall'altra parte, ci sono praticamente solo vecchi vincitori. Si sono ritrovate tutte insieme. Ma attenzione, perché le squadre nella nostra parte del tabellone hanno tutte la nostra stessa ambizione, vale a dire vincere finalmente questo titolo e cambiare il corso della storia. Negli ultimi anni la squadra ha fallito in Champions League e siamo tutti molto decisi a cambiare il corso degli eventi. L'obiettivo del club è quello di raggiungere la finale, e se Dio vuole poter finalmente sollevare questo trofeo, perché questo è il motivo per cui il club ha investito negli ultimi anni. Mancano solo tre partite per raggiungere l'obiettivo e insieme faremo di tutto per ribaltare la storia dopo gli episodi con Barcellona e Manchester United". 

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Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 27 luglio 2020 alle 14:43
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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