Estate sempre più calda quella di Mauro Icardi. L'attaccante e capitano dell'Inter si è ritrovato al centro di un doppio polverone mediatico, dal possibile addio ai nerazzurri (con l'accordo presunto fra l'Atletico Madrid e la moglie-agente Wanda Nara) alla convocazione in Selección per le Olimpiadi di Rio che gli sarebbe stata negata dalla stessa Inter. Sul secondo si è espresso lo zio di Icardi, Carlitos, suggerendo al nipote di dire "no" alla chiamata della sua Nazionale dopo i dibattiti in Argentina sulle qualità del giocatore: "Se il fiume è agitato è preferibile restare dove si è. Non è il salvatore, non è Messi. Che rimanga dov'è adesso: è l'orgoglio dell'Inter. Lui fa i gol, ma se non gli passano il pallone non segna. E se al sistema di gioco del tecnico lui non serve, non venga a bruciarsi".

Carlitos Icardi ha poi risposto a Maradona, che intervenendo sul triangolo con Wanda Nara e Maxi Lopez aveva attaccato ancora una volta il numero 9 nerazzurro, definendolo una persona che "non ha codici": "Prima si guardi lui allo specchio e dopo parli. Come calciatore può essere stato il 10 migliore del mondo, però bisogna dirgli di guardare anche la parte personale della sua vita. Noi argentini lo abbiamo idolatrato come un dio e poi lui si è preso altre libertà".

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 10 luglio 2016 alle 21:15
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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