Come ampiamente previsto, col passare delle giornate i valori reali stanno venendo fuori. Roma e Napoli le due squadre in pole, poi sono arrivati segnali importanti da Fiorentina e Inter. In calo la Lazio, stabile (in negativo nonostante le ultime due vittorie) il Milan. La Juve continua a galleggiare a metà classifica sorprendentemente. Di tutte queste, quella che lascia le maggiori incognite è proprio l'Inter, complesso nuovo di zecca e anche piuttosto giovane. Dove potrà arrivare questa squadra? La solidità difensiva sarà confermata? L'anemia in attacco verrà debellata? Prime risposte che si attende Mancini già a partire da stasera. Perché davanti ci saranno i giallorossi di Garcia, per certi versi i reali favoriti dopo le ultime due stagioni da secondi della classe. Un test probante che magari non dirà tutto della reale identità di questa Inter, ma qualcosa sì.

LA TATTICA – Mancini, dopo il mini-turnover di Bologna, reinserisce nell'undici titolare Jovetic, Medel e Guarin, oltre a Murillo che era squalificato. Almeno un dubbio per reparto, fermo restando il 4-4-1-1 di base (o 4-4-2 o 4-2-3-1 a seconda dei movimenti, ma la sostanza non muta). In difesa, i ballottaggi sono due: Nagatomo-Santon per la fascia destra e Juan Jesus-Telles per quella sinistra. Visti gli avversari, possibile che il Mancio opti per il giapponese e per JJ. A centrocampo, Medel sicuro titolare. Poi uno tra Guarin, Brozovic e Kondogbia andrà in panchina: probabile sia il francese. A sinistra, certo l'impiego di Perisic, così come quelli in attacco di Jovetic e Icardi. Ottime carte da giocare a gara in corso Biabiany e, soprattutto, l'ex Ljajic.

GLI AVVERSARI – Garcia recupera De Rossi, che con ogni probabilità giocherà pure titolare in mezzo a Pjanic e Nainggolan. Centrocampo quindi titolare a Milano, nonostante il tour-de-force e il delicatissimo match di Champions contro il Leverkusen. Orientativamente, il tecnico francese sembra voglia mandare in campo l'undici più affidabile, anche se non è da escludere qualche sorpresa come l'impiego dal 1' dell'ex Maicon o quello di Iago Falque. Gli spifferi lasciati filtrare non sembrano lasciare dubbi, ma la sensazione che poi ci sarà qualche scelta inaspettata resta forte.

DOVE COLPIRE – Se l'attacco è spumeggiante, la difesa non è certamente disorganizzata. Però non è nemmeno imperforabile: chiedere ai bielorussi del BATE Borisov o ai tedeschi del Bayer Leverkusen per conferme. Con Castan ancora convalescente e De Rossi riportato stabilmente in mediana, la coppia Manolas-Rüdiger forma un tandem forte fisicamente e nemmeno troppo statico. Però soffre gli inserimenti a sorpresa e, in particolare, va in affanno se non ha punti di riferimento. Ecco perché sarà fondamentale il lavoro di Guarin, Perisic e Jovetic.

OCCHI PUNTATI SU... – Medel. Il Pitbull è sempre più leader di questa squadra. Parla da capitano ai media (a differenza di qualcun altro) e parla soprattutto in campo. In una mediana priva di Melo, e contro avversari di livello altissimo, servirà tutta la sua garra per stoppare sul nascere le geometrie giallorosse e far ripartire l'azione. Poi davanti devono pensarci altri. Lotta e coraggio: animus pugnandi allo stato puro. Questo è Gary Medel. Mancini ne vorrebbe 10 come lui (più Messi), stasera dovrà accontentarsi di uno. Sperando che basti per arrestare l'avanzata della lanciatissima Roma di Garcia.

PROBABILI FORMAZIONI:

INTER (4-4-1-1): Handanovic; Nagatomo, Miranda, Murillo, Juan Jesus; Guarin, Brozovic, Medel, Perisic; Jovetic; Icardi.
Panchina: Carrizo, Ranocchia, Montoya, D'Ambrosio, Santon, Telles, Gnoukouri, Kondogbia, Biabiany, Palacio, Ljajic, Manaj.
Allenatore: Mancini.
Squalificati: Felipe Melo (1).
Indisponibili: Vidic.

ROMA (4-3-3): Szczesny; Florenzi, Manolas, Rüdiger, Digne; Pjanic, De Rossi, Nainggolan; Salah, Dzeko, Gervinho.
Panchina: De Sanctis, Lobont, Castan, Gyömber, Maicon, Torosidis, Vainqueur, Salih Uçan, Emerson, Ponce, Iago Falque, Iturbe.
Allenatore: Garcia.
Squalificati: nessuno.
Indisponibili: Strootman, Totti, Keita.

ARBITRO: Rizzoli.

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 31 ottobre 2015 alle 08:15
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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