Quella di Oaktree sarà proprio una gestione paziente dell'Inter, di medio-lungo periodo, senza richieste immediate di tagli dolorosi, ma con un orizzonte di risparmi già tracciato. Lo scrive stamane la Gazzetta dello Sport che prova ad anticipare quella che sarà l'Era americana del club nerazzurro appena passato da Suning al fondo californiano.

Lo scenario descritto conferma la volontà di dare ampia continuità al lavoro fatto finora dalla dirigenza: uno sforzo notevole che ha prodotto risultati sia in campo che fuori. Anzi - come sottolinea la rosea - se possibile, le deleghe per Beppe Marotta cresceranno: la ditta formata dall'a.d. e dal d.s. Piero Ausilio continuerà ad agire con gli stessi presupposti ed uguale creatività. Per cui niente nuovi capitali dall'alto ed equo rapporto tra entrate e uscite.

E i rinnovi in ballo di Barella, Inzaghi e Lautaro? Permane l'ottimismo anche sul capitano, al di là delle parole di ieri dell'agente che ha agitato non poco le acque. Rinnovi considerati strategici anche dalla nuova proprietà. 

L'ulteriore miglioramento dei conti nel prossimo bilancio arriverà grazie al boom commerciale e ai maggiori proventi del player trading. Ma Oaktree ha già visto potenzialità inesplorate del brand Inter: aumentare i ricavi è proprio il mantra chiarito nel primo incontro di mercoledì. Nel dettaglio, si guarderà primariamente alle potenzialità di crescita in Occidente: attraverso un sistema più sostenibile, l'obiettivo è ridurre il gap evidente di ricavi rispetto alle franchigie di Nba o Nfl. E poi il dossier stadio diventa ancora più strategico e urgente, da lì passa in larga parte la futura rivalutazione del club. 

Più in generale, Inzaghi, da sempre legatissimo a Zhang, ha ricevuto rassicurazioni sul fatto che questa Inter vincente non verrà toccata.

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Sezione: Focus / Data: Ven 24 maggio 2024 alle 08:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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