"Essere capitano dell'Inter è una responsabilità di cui sono orgoglioso. Cerco di rispettarla a modo mio, in campo e fuori. Questo è un gruppo che mi rende orgoglioso, con il quale abbiamo iniziato a lavorare in Cina circa sei mesi fa, con una nuova filosofia portata da Conte. Si vedono passi in avanti, siamo migliorati in tante cose e abbiamo ancora ampi margini di crescita. Vedo molta disponibilità, pensiamo come un'unica cosa ed è importante". Così Samir Handanovic intervistato in esclusiva da SkySport.

L'AMBIZIONE - "Noi abbiamo il dovere, la voglia e l'ambizione di vincere. Poi però ci sono tante cose che passano in mezzo. La società sta facendo passi in avanti e il nostro percorso di crescita è evidente. Basilare avere una causa comune. Il rispetto dei compagni lo si guadagna solo in campo, non per forza si deve essere amici per andare d'accordo. L'importante è andare d'accordo in campo e rispettarsi lì dentro".

CONTE - "Penso di aver capito il motivo per cui lui riesce a fare sempre un grande lavoro ovunque vada. Lui per prima cosa si aspetta tanto da se stesso, prima che dagli altri. E lo si vede quotidianamente in campo. E poi a lui interessa solo il rettangolo di gioco, null'altro, nemmeno i giornali. E valuta il sacrificio di tutti".

LA PARTITA CRUCIALE - "Ne scelgo una, da rivivere e da dimenticare: la gara di Dortmund, che ci ha dato consapevolezza ma ha anche portato alla luce dei difetti. E lì si è capito che bisogna ancora lavorare. Stesso discorso per Barcellona. Il gruppo di Champions ci ha dato consapevolezza, ma ha lasciato anche una ferita aperta e tanta rabbia".

IL MOMENTO PERSONALE - "Momento di consapevolezza e maturità. Cerco sempre di migliorarmi, di rivedermi e di lavorare. Non mi cambia tanto il passare degli anni e non ho grossi rimpianti, magari rimproveri. Posso essere solo orgoglioso di ciò che mi hanno insegnato i genitori, di quello che mi hanno trasmesso come valori di etica e di lavoro. E io, con mia moglie, provo a fare altrettanto con i miei figli".

LUKAKU-LAUTARO SUPER - "Mi aspettavo proprio di vederli così. E adesso aspettiamo anche Alexis Sanchez, un altro giocatore importante che ci è mancato".

SODDISFATTO A FINE STAGIONE SE... - "Se avremo dato tutto come squadra. Scudetto? Volete tutti che noi pronunciamo questa parola. È facile parlarne, ma poi bisogna da vedere cosa c'è dietro. Noi dobbiamo lavorare tanto e sacrificarci più degli altri. Siamo work in progress, come dicono in Inghilterra. Basta questo e chiudo qua".

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 25 dicembre 2019 alle 10:30 / Fonte: SkySport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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