Il 23 marzo, quando il consiglio federale si riunirà di nuovo, tutto dovrebbe essere più chiaro, Condizionale d'obbligo, visto che si è legati all'evoluzione dell'emergenza sanitaria. Per il momento, la Figc ha indicato tre soluzioni diverse qualora il campionato non dovesse chiudersi regolarmente. Il percorso primario resta quello di riprendere l'attività dopo il 3 aprile e portare a termine la stagione aggiungendo al calendario le date del 20 e 31 maggio. In tal caso, però, serve che le italiane non arrivino in fondo alle coppe. Altrimenti? Tre strade, come si diceva.

Come spiega la Gazzetta dello Sport, la non assegnazione dello scudetto è un'eventualità, ma alla Figc non piacerebbe affatto. Poi ci sarebbe il 'congelamento' della classifica all'ultima giornata completata, con tutti i problemi del caso: c'è chi ha giocato meno gare; chi si trova a pari punti; chi ha avuto un calendario più duro e chi più morbido. Infine, l'opzione forse più accattivante che conduce alla disputa di playoff e playout. "Certo, in questo caso andrebbe in qualche modo dato un valore alla classifica che si è determinata fin qui: evidente che le posizioni di Juventus e Lazio sarebbero differenti rispetto a quelle di Atalanta e Inter - sottolinea la rosea -. Il tutto andrebbe comunque studiato nei dettagli: difficile pensare che si possa partire prima delle semifinali, estendendo il discorso alle prime 6-8 della Serie A". 

Nessuna delle ipotesi, inoltre, prevede la chiusura della Coppa Italia entro questa stagione sportiva. Date per completare le semifinali e poi giocare la finale non ce ne sono. E allora è sempre più d'attualità l'opzione di una final-four in estate. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 11 marzo 2020 alle 08:15 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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