Intervenuto a Cinque Minuti di Recupero, programma di Rai Sport, Gian Piero Gasperini ripercorre la sua breve esperienza chiusasi amaramente all'Inter. "Le esperienze negative insegnano più di quelle positive, poi bisogna essere pronti a fare il punto e ripartire", il suo debutto. Interrogato su chi, a suo dire, abbia avuto maggiori responsabilità di quanto accaduto risponde: "Sulla squadra si son dette tante cose, ma i giocatori hanno sempre dato la loro disponibilità e quindi non darei troppe responsabilità a loro. Semplicemente non eravamo pronti: ci sono stati troppi supplementi di vacanza, il periodo di agosto è stato difficoltoso e purtroppo non è stato possibile lavorare al meglio. Comunque io li ho sempre ringraziati. Rimane il fatto che io e la società non abbiamo fatto una bella figura". Sono finiti spesso al centro delle critiche il suo modulo tattico, in modo particolare la difesa a tre, e alcune scelte tecniche come le continue esclusioni di Pazzini dall'undici titolare. Gasperini si difende: "Per quanto mi riguardava, l'aspetto tattico non è mai stato un problema; forse non è mai stato condiviso dal presidente e dalla società. Eppure con il Palermo alla prima partita siamo stati sfortunati e con la Roma non avevamo fatto male, solo che le critiche nei miei confronti sono state eccessive e pesanti. Se mi sono sentito tutelato? Devo dire che nessuno in quel momento ha preso posizioni in qualche modo nei miei confronti. Con il presidente però non ci sono mai stati problemi; lui è uno che ama tanto la sua squadra, per cui le sue dichiarazioni non hanno mai secondi fini. Certo, quando un allenatore sente un presidente che dice di volere Pazzini in campo piuttosto che Milito o la difesa a quattro, non essendo una persona qualunque crea problemi".

E a proposito di problemi, quanti ne ha creati la partenza di Eto'o a lui e all'Inter? "I problemi sono stati creati dalla preparazione estiva. Quando si inizia una stagione, bisogna avere sempre una squadra completa e pronta, non si può lavorare bene se c'è mezza squadra che si prepara e l'altra mezza che arriva venti giorni dopo". Gasperini rifiuta infine i paragoni tra la sua situazione e quella di Benitez: "Non credo ci possano essere somiglianze tra la mia e la sua posizione; Benitez penso abbia avuto problemi con lo spogliatoio, io questa situazione non l'ho avuta". Ultima domanda sulla Nazionale: "Secondo me in questo momento rappresenta il lato più bello del calcio italiano, specie in un momento in cui i club stanno pagando nelle competizioni europee rispetto ad altri paesi dove c'è un'altra qualità di gioco".

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 09 ottobre 2011 alle 20:45
Autore: Christian Liotta
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