Luciano Castellini, il grande "giaguaro" campione d'Italia col Torino di Pulici e Graziani nel 1976, è stato portiere di lunga militanza in Serie A, al punto da ritirarsi alla bella età di 40 anni, avendo anche il privilegio di militare nel primo Napoli di Maradona prima di appendere i guanti al chiodo. Esperienza ventennale, che adesso mette a disposizione della FIGC come preparatore dei portieri dell'Under 21, ruolo che però ha ricoperto anche all'Inter per parecchi anni. E sicuramente c'è da credergli quando da dei giudizi sui portieri di oggi, e soprattutto quando parla delle nuove promesse che stanno per sbocciare tra i pali. D'altronde, fu proprio lui a scovare e portare in nerazzurro un certo Julio Cesar...

Diventa pertanto lapalissiano dire che assume grande importanza l'investitura che ha fatto nei riguardi di Vid Belec, 19 anni da compiere, estremo difensore della Primavera nerazzurra, ma in odore di "promozione" già dalla prossima stagione, quando José Mourinho, che  lo ha già messo sott'osservazione, regalandogli anche qualche convocazione con la prima squadra nel corso della stagione, dovrebbe portarlo con sé nel ritiro negli Stati Uniti. Castellini ha parlato di lui in termini entusiastici, definendolo un ragazzo molto maturo per la sua età, già preparato al grande salto, al punto che l'Inter può ritenere di avere pronto in casa l'erede del portierone brasiliano. Un elogio non da poco, soprattutto considerando il fatto che il calcio rischiava di non diventare la sua professione.

Eh già, Vid da piccolo era un talento sì, ma di ben altro sport: si dilettava infatti col tennis, mentre il calcio era poco più che un pretesto per passare qualche giornata con gli amici. E oltretutto, non sempre gli toccava il ruolo di portiere. Crescendo, il ragazzo nato a Maribor, località slovena nota per gli impianti sciistici, opta definitivamente per il calcio entrando nelle selezioni giovanili della squadra locale. Da quel momento, la sua crescita tecnica e atletica sarà costante. nel 2006 Belec arriva all'Inter per un provino: lo prende in esame, vuolsi il destino, proprio lui, Luciano Castellini, che ne parla subito in termini entusiastici, al punto che dopo nemmeno un mese il ragazzo è tesserato.

La sua escalation nella Primavera nerazzurra è esaltante: in breve tempo, diventa titolare indiscusso, aiuta l'Inter in maniera decisiva nella conquista dello scudetto di categoria del 2007, e successivamente è protagonista al Torneo di Viareggio vinto dai ragazzi di Esposito nel 2008. Anche quest'anno, con le sue prodezze, sta trascinando i nerazzurrini verso grandi risultati in campionato, anche se nell'ultima edizione della Coppa Carnevale la squadra si è fermata in semifinale, battuta dalla Samp in una gara dove anche lui ha sbagliato qualcosa di troppo. Deve ancora acquisire qualcosa in termini di esperienza e "freddezza", questo è indubbio, ma è certo che questo ragazzo, il cui destinato sembrava quello di entusiasmare a suon di smash e volée, abbia invece tutte le carte in regola per garantire, insieme anche al prossimo arrivo Viviano, un futuro sicuro ai pali della Beneamata.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 15 aprile 2009 alle 20:15
Autore: Christian Liotta
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