Non solo Adem Ljajic è salito in cattedra dopo l'espulsione di Felipe Melo nella gara contro il Bologna, ma anche Geoffrey Kondogbia ha provato a mettere a tacere le critiche nei suoi confronti cercando di tenere sulle proprie spalle il peso della mediana nerazzurra, insieme a Marcelo Brozovic.

I numeri dell'ultimo terzo di gara del giocatore ex Siviglia e Monaco sono migliori rispetto a quelli riscontrati nella prima ora di gioco e delinenano una prestazione solida al servizio della squadra, quello che Mancini chiede al francese. Il classe '93 transalpino è stato il secondo giocatore più cercato dai compagni di squadra dopo Brozovic e ha tenuto il possesso della sfera per il 5,3% del tempo dall'espulsione di Melo in poi, toccando ben 24 palloni dei 70 totali. L'evouzione, però, si ha soprattutto nel modo di giocare di Kondogbia: nessun fallo commesso a fronte dei 6 nella prima ora e ben 17 passaggi riusciti su 20 contro i 31 su 38 dei primi due terzi di gara: oltre alla percentuale, dunque, migliora sensibilmente il coinvolgimento nella manovra, il tutto aiutato dall'assenza del playmaker di questa squadra. Molto meglio anche dal punto di vista delle scelte tattiche: non si registrano, infatti, dribbling che potevano risultare pericolosi nel caso avesse perso il pallone preferendo stazionarsi sulla linea mediana del campo a fare da frangiflutti in aiuto della difesa nerazzurra.

Numeri che rincuorano Mancini e confermano le buone impressioni del tecnico jesino dopo la gara con il Palermo. Ancora non si è visto il miglior Kondogbia, ma nulla vieta di pensare che il francese sia come un diesel: lenta fase di messa in moto, ma prestazioni elevate una volta trovato il regime giusto.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 29 ottobre 2015 alle 18:36
Autore: Redazione FcInterNews.it
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