Non sorprenderebbe se Mourinho ieri avesse trascorso la serata davanti a La7, per assistere da casa al match di ritorno dei quarti di Coppa Uefa tra Udinese e Werder Brema. In campo, infatti, c'erano alcuni giocatori che al tecnico nerazzurro non dispiacerebbe allenare il prossimo anno. Tra i friulani grande protagonista è stato Quagliarella, con una doppietta che ha illuso l'Udinese. Due reti molto belle nel primo tempo che hanno confermato il potenziale dell'attaccante di Castellammare di Stabia. Molto bene anche Inler, autore del primo gol, una sassata da 25 metri che ha freddato Wiese. Peccato che il suo procuratore abbia fissato il prezzo del cartellino a 25 milioni di euro, cifra improponibile per lo svizzero. Ma è ovvio che, in caso di reale interesse, questa sia destinata ad abbassarsi.

La star della serata è stata però Diego, che ancora una volta, su un campo italiano, ha dimostrato il suo valore. Il problema alla coscia destra non gli ha impedito di dare spettacolo: due reti (la prima di pura tecnica, la seconda di opportunitsmo) e un rigore sbagliato (e procuratosi), per una prestazione che ha convinto sul valore del brasiliano, sul quale la Juventus è decisamente in vantaggio. Al di là di Quagliarella e Inler, è proprio Diego il centrocampista di talento che manca all'Inter, bravo in zona gol e nell'assistenza agli attaccanti. Difficile che dopo averlo visto ieri in tv Mourinho non abbia pensato a come inserirlo nel suo modulo tattico. Ma prima di fare certi discorsi, sarebbe il caso di fare una telefonata a Moratti e dirgli: "Presidente, basta girarci intorno: facciamo un'offerta e portiamolo a Milano". Nessuno se ne pentirebbe, tranne chi verrebbe bruciato in questa operazione di mercato.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 17 aprile 2009 alle 11:17
Autore: Fabio Costantino
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