Una sconfitta per 2-1 che sa tanto di beffa quello di lunedì sera contro il Napoli da parte dell’Inter, ma al contempo è un 2-1 che lancia i nerazzurri in una dimensione che da tempo non occupavano, quella delle grandi del campionato. In questo numero di “Da Zero a Dieci” andiamo a ripercorrere i numeri che hanno caratterizzato la gara del San Paolo.

ZERO - I tiri in porta dell’attacco del Napoli senza contare Gonzalo Higuain. Quattro conclusioni a due in favore dei partenopei, 3 del Pipita e 1 di Hamsik, ma nessuno dei due partner d’attacco dell'argentino che da solo fa più della produzione offensiva dell’Inter.

UNO - La percentuale, arrotondata per eccesso, di possesso palla del solo Mauro Icardi. L’attaccante argentino soffre di solitudine lì davanti e la colpa non è di certo sua. Il centrocampo patisce parecchio nella prima frazione e Perisic e Ljajic sono obbligati a fare la fase difensiva: di conseguenza Icardi vede pochissimo il pallone. Viene sacrificato per l’inserimento di Telles, causa espulsione di Nagatomo, ma va detto: in questa stagione sta attraversando un periodo sfortunato, soprattutto nei big match.

DUE - I pali dell’Inter negli ultimi trenta secondi del match. Prima Jovetic, con Reina che ha solamente potuto guardare e pregare San Gennaro, poi Miranda su cui Reina tocca per deviare proprio sul montante di destra. Insomma al San Paolo i nerazzurri non hanno proprio avuto quella fortuna che secondo molti ha aiutato la squadra di Mancini nella prima parte della stagione, fortuna che, come ha dichiarato Sarri e avrebbe sussurrato De Laurentiis, ha invece preso la direzione di Castel Volturno.

TRE - I passaggi chiave di Adem Ljajic. Il serbo non ha potuto spingere nella prima frazione, ma nella seconda metà, in cui ha dovuto reggere da solo tutto il peso dell’attacco ha potuto dare espressione del suo talento. Se il duello della vigilia nel ruolo era fra lui e Insigne i numeri incoronano l’ex Roma che ha confermato di essere l’uomo più in forma di questo periodo nella rosa di Mancini.

QUATTRO - Le gare da cui l’Inter non subiva reti. Andare al San Paolo e rimanere immacolati era impresa improba già nel prepartita e infatti la realtà ha confermato le impressioni della vigilia. Ma l’Inter nonostante la quarta inferiorità numerica stagionale ha retto il colpo non crollando come invece è accaduto nel match contro la Fiorentina quando i nerazzurri presero 4 gol, il massimo stagionale.

CINQUE - Il gol di Ljajic ha interrotto l’imbattibilità di Reina dopo 5 gare che gli è valso il record europeo per minuti senza subire reti. Da qui i nerazzurri devono ripartire, da questo gol e dagli ultimi minuti della gara la squadra di Mancini deve prendere forza per il resto della stagione che può vedere l’Inter protagonista.

SEI - I palloni intercettati da Jeison Murillo. Forse non è stata la miglior prestazione del colombiano che ha qualche colpa in entrambe le occasioni in cui il Napoli ha colpito, ma l’ex Granada ha mantenuto la calma come tutto il resto della squadra salvando almeno in due circostanze il risultato con delle chiusure provvidenziali sugli attaccanti partenopei.

SETTE - Le chance da gol create dall’Inter. Se si è parlato spesso di cinismo dei nerazzurri in questa stagione, nella serata di lunedì è mancato un filo di cattiveria sotto porta per poter ribaltare una gara che sembra chiusa già al 43° minuto del primo tempo. Lavorare su questo aspetto sarà importante in vista della seconda metà della stagione.

OTTO - Le gare, compresa quella del San Paolo, passate dalla prima e ultima sconfitta dell’Inter in campionato contro la Fiorentina. Da allora il bilancio è di 4 vittorie, 3 pareggi e una sconfitta, quella contro il Napoli appunto. Perdere contro la prima e la terza in classifica è plausibile, ma le due sconfitte sono tremendamente diverse fra di loro e se dopo quella contro la Fiorentina arrivarono 3 pareggi in fila, dopo quella di lunedì, vista la prestazioni, ci si può aspettare qualcosa di più.

NOVE - I minuti passati fra il primo e il secondo giallo a Yuto Nagatomo. Entrambi eccessivi, ma a termini di regolamento corretti, o meglio, sarebbero corretti se l'entità dei contatti fosse stata tale da generare le conseguenti cadute, ma specialmente Callejon ha accentuato eccessivamente il primo intervento. Callejon e Allan come Vazquez dunque e il risultato è esattamente lo stesso: due espulsioni contro l'Inter.

DIECI - L’Inter di questa stagione ha dieci punti in più rispetto a quella della scorsa, che aveva persino disputato una gara in più. Vale a dire che l’Inter 2014/15 dopo 15 giornate aveva 20 punti, mentre quella di quest’anno ne ha 30 dopo 14 gare. Il miglioramento è evidente e le cose stanno andando come aveva detto Mancini la scorsa stagione, ossia l’Inter sta lottando per lo Scudetto, o quantomeno è tornata a competere per le posizioni che contano in classifica.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 02 dicembre 2015 alle 13:40
Autore: Gianluca Scudieri / Twitter: @JeNjiScu
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