Paulinho e l'Inter, una storia d'amore a distanza che deve sbocciare in qualcosa di concreto. Perché la paura che sia un Lucas-bis esiste. Gli uomini nerazzurri hanno fiutato le qualità di questo incursore di proprietà del Corinthians già nei primi mesi di questo 2012. Da quel momento, l'esplosione di Paulinho è diventata progressiva e totale: la Libertadores riportata nella bacheca del Timão da protagonista, tanti gol, le convocazioni condite da prestazioni d'oro e gol in Seleçao. E il no di Paulinho all'Inter, a luglio, perché il Mondiale per Club col Corinthians è un'occasione irripetibile. Avesse vinto il Boca quella finale di Copa Libertadores, Paulinho sarebbe già adesso a Milano.

Eppure, l'Inter non si arrende. Ma perché non chiude, una volta per tutte? Il motivo è legato alla clausola rescissoria presente nel nuovo contratto di Paulinho siglato col Corinthians, dopo il rinnovo. Per rispetto del club brasiliano e della volontà di Paulinho, l'Inter definerebbe tutto solo dopo il Mondiale per Club. Anche se già adesso c'è una sorta di parola d'onore tra le parti, resa instabile però dalle prestazioni super del giocatore che Stramaccioni vedrebbe alla perfezione nel suo 3-4-1-2 o 3-5-2 in purezza come letale incursore. Diverse big europee, dal Chelsea al Bayern, ci stanno facendo più di un pensierino. Ma l'Inter resta davanti ed è serena. Perché l'idea è di chiudere intorno ai 12 milioni, al lieve ribasso dunque, altrimenti in caso di concorrenza folta l'Inter potrebbe seriamente decidere di pagare la clausola e chiudere l'operazione Paulinho.

Un passo realistico, fattibile quindi da un momento all'altro. Servono però 15 milioni, non pochi quando a luglio era fatta per 8 milioni e tutto saltò per la volontà del ragazzo. Sperando che non si inserisca qualcuno concretamente, l'Inter può chiudere e sente Paulinho in pugno. Si può fare, da un momento all'altro. Come da un momento all'altro la concorrenza può creare problemi. Stavolta, però, il gioiello brasiliano va portato a casa.

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 20 ottobre 2012 alle 01:30
Autore: Fabrizio Romano / Twitter: @FabRomano21
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