In principio fu Milan Baros, inarrivabile per regolamento FIFA; adesso è Thierry Henry, insieme ai vari Van Nistelrooy, Carew, Mpenza e chi più ne ha più ne metta. Piovono nomi, in sostanza, ma in questo momento l'Inter la sua scelta l'ha già presa. I dirigenti nerazzurri hanno consultato la lista degli svincolati arrivabili subito senza particolari ostacoli, il verdetto è stato chiaro: nessuno è da Inter o realmente utile all'Inter in questo momento, comprare tanto per farlo non ha particolare senso. Per questo, si va avanti così, con questi uomini, a meno di nuovi problemi o particolari richieste insistenti dall'allenatore, che per ora non ci sono.

Questa è l'Inter e questa deve rimanere, quindi. Con un Diego Milito in infermeria a lungo e un punto interrogativo alla voce attacco, dove Palacio e Cassano il fiato non potranno tirarlo praticamente mai, dove Rocchi deve giustificare il suo acquisto con almeno uno o due gol da qui a fine anno, dove Alvarez deve svegliarsi e Guarin deve continuare a contribuire. Magari, con qualche giovane da lanciare. Ma il piano dell'Inter, oltre al congelamento della situazione attuale, prevede investimenti importanti per giugno: Mauro Icardi è una base di partenza, indipendentemente da tutti i movimenti lui è un obiettivo primario da chiudere in queste settimane.

Oltre a Maurito, per cui bisognerà vedere la Sampdoria e trovare l'intesa definitiva, gli uomini nerazzurri andranno a caccia di un'altra punta importante per giugno. Un rinforzo già pronto, sognando Leandro Damiao o Edin Dzeko: dipenderà anche dalla Champions da centrare, naturalmente, ma i primi nomi della lista sono questi due. Ne spunteranno altri, ci si guarderà attorno, ma il restyiling davanti è una certezza che Moratti sa di dover affrontare. Senza comprare a caso adesso, ristrutturando per giugno: il piano è chiaro, tra fantasie e realtà.

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 16 febbraio 2013 alle 11:26
Autore: Fabrizio Romano / Twitter: @FabRomano21
vedi letture
Print